La nuova diga foranea di Genova compie un passo avanti con l’approvazione definitiva della variante di layout ottimizzata da parte dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale. La modifica, presentata congiuntamente alla Struttura Commissariale per la ricostruzione di Genova, ha lo scopo di ridurre i tempi di realizzazione di quasi due anni e di fissare la conclusione dei lavori a dicembre 2027.
La principale innovazione riguarda la possibilità di costruire in parallelo le opere previste nelle due fasi inizialmente concepite in sequenza. Questo cambiamento consente di anticipare la piena operatività dell’infrastruttura e di garantire al porto un vantaggio competitivo rilevante, sia per la capacità di accogliere navi di dimensioni maggiori, sia per la gestione più sicura dei flussi navali. Il bacino di ponente, in particolare, beneficerà di un cerchio di evoluzione ampliato da 450 a 550 metri e di un’imboccatura portuale allargata da 138 a 235 metri, elementi che dovrebbero rendere le manovre delle navi più agevoli e sicure in ogni condizione.
La variante introduce anche nuove prospettive di sviluppo a terra, con la possibilità di realizzare una linea di banchina unica e di ampliare le aree operative e di stoccaggio. Le modifiche progettuali includono la riduzione della sezione T1, lo spostamento più a levante del cerchio di evoluzione, l’eliminazione della sezione transitoria T4 e l’estensione della sezione T9, tutte soluzioni pensate per migliorare l’utilizzo degli spazi e garantire maggiore efficienza operativa. Sono però previsti maggiori costi rispetto al preventivo originario, per complessivi 330 milioni di euro, finanziati dal Governo con fondi Pnc-Prr.
Il percorso di approvazione ha previsto l’analisi del Collegio Consuntivo Tecnico, che ha espresso parere favorevole non solo sulla proposta di variante, ma anche sulle modalità di risoluzione delle criticità sollevate dall’impresa esecutrice. Sono state riconosciute lavorazioni aggiuntive necessarie per adeguare l’opera alla natura dei fondali e per garantire una maggiore solidità della struttura. Con la firma dell’atto aggiuntivo, tutte le riserve pregresse sono state annullate e si è definito un nuovo cronoprogramma particolarmente serrato: la posa dell’ultimo cassone è prevista entro agosto 2027 e la fine dei lavori entro dicembre dello stesso anno.
Matteo Paroli, presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, ha sottolineato come il risultato sia il frutto di un efficace coordinamento e di una piena condivisione d’intenti con la Struttura Commissariale, e come questo traguardo permetta di dotare il porto e l’intero sistema logistico nazionale di un’infrastruttura strategica e all’avanguardia, capace di assicurare vantaggi competitivi duraturi e benefici economici e occupazionali per il territorio. Anche Carlo De Simone, sub-commissario alla Ricostruzione di Genova, ha evidenziato l’importanza della variante, definendola un passaggio fondamentale per ridurre i tempi e rafforzare la sicurezza delle operazioni portuali. Secondo De Simone, la nuova diga non è soltanto un’infrastruttura, ma un investimento strategico che restituisce competitività al porto, valorizza l’intero sistema logistico nazionale e crea nuove opportunità per l’economia e l’occupazione.

































































