Una sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale della Puglia, pubblicata il 9 luglio 2025, ha sbloccato l’avvio dei lavori al porto di Barletta, confermando la legittimità dell’operato dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale. Il Tar ha infatti respinto in maniera integrale il ricorso presentato dal Raggruppamento Temporaneo di Imprese con capogruppo D’oronzo Infrastrutture, in associazione con D’Agostino Angelo Antonio Costruzioni Generali, che si era classificato al secondo posto nella gara per l’aggiudicazione di alcuni lavori.
L’appalto oggetto del contendere riguarda il prolungamento dei moli foranei del porto. A risultare vincitore è stato il raggruppamento guidato da Fincosit, insieme con Fincantieri Infrastructure Opere Marittime, Zeta ed EMarin. Il ricorso contestava la legittimità dell’aggiudicazione, sostenendo che l’offerta della cordata vincitrice fosse incerta, indeterminata e quindi inattendibile. Tuttavia, i giudici amministrativi hanno ritenuto le argomentazioni infondate nel merito o inammissibili, accogliendo la linea difensiva del Dipartimento Legale dell’Autorità portuale e quindi confermando la correttezza dell’intero iter procedurale.
La decisione consente l’avvio di un’opera considerata dell’Autorità portuale strategica per la città di Barletta e per l’intero sistema portuale pugliese. Come sottolineato dal commissario straordinario, Francesco Mastro, l’intervento consentirà di elevare i livelli di sicurezza dello scalo, permettendone l’accesso anche a navi di ultima generazione, con benefici evidenti per la sua competitività e per l’economia del territorio.
L’appalto prevede la realizzazione del prolungamento del Molo di Ponente, con un quadro economico complessivo pari a 38 milioni di euro, di cui circa 34 destinati ai lavori e i restanti 4 a disposizione dell’amministrazione. Il finanziamento dell’opera è garantito da più fonti: 19,9 milioni di euro attraverso il Decreto ministeriale numero 332 del 17 agosto 2021, 5 milioni dal Decreto del ministero dei Trasporti numero 150 del 16 ottobre 2020 e ulteriori 13 milioni provenienti dall’Accordo di Coesione tra Governo e Regione Puglia, sottoscritto nel novembre 2024.
Il progetto rientra in un più ampio programma di potenziamento infrastrutturale che riguarda l’intero sistema portuale del sud-est e che prevede investimenti complessivi per 800 milioni di euro. I lavori saranno eseguiti senza interrompere le attività del porto e comprendono, oltre al prolungamento del Molo di Ponente, anche la possibilità di estendere successivamente l’intervento al Molo di Levante. L’allungamento del Molo di Tramontana sarà di circa 500 metri, per raggiungere la lunghezza complessiva prevista dal Piano Regolatore Portuale, mentre il Molo di Levante sarà prolungato di circa 140 metri.
Il raggruppamento d’imprese vincitore si occuperà anche della progettazione esecutiva, da completare prima dell’avvio delle opere, sulla base del progetto di fattibilità tecnico-economica approvato dall’ente portuale. L’intervento, oltre a migliorare la funzionalità del bacino portuale, contribuirà a ridurre il trasporto di materiale solido verso l’interno causato dalle correnti costiere, con effetti ritenuti positivi anche sul piano ambientale. Secondo le stime, la durata dei lavori sarà di circa un anno e mezzo.























































