Il 12 e 13 giugno 2025 avrebbero dovuto svolgersi le riunioni della Commissione Consultiva e del Comitato di Gestione dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale per discutere le azioni da intraprendere alla scadenza della concessione provvisoria rilasciata al Gruppo Spinelli per il Genoa Port Terminal, che avverrà il 30 giugno. Sarebbe stato un passo importante per risolvere questa complessa vicenda, ma nella partita è entrata la questione della presidenze dell’Autorità portuale, sconvolgendo il calendario.
Nell’ambito della politica del ministero dei Trasporti per accelerare la nomina del presidente – pratica incagliata al Parlamento – il ministro ha nominato commissario straordinario il suo candidato alla poltrona presidenziale, Matteo Paroli, con la conseguente dimissione dei due attuali commissari, Massimo Seno e Alberto Maria Benedetti. Inoltre, in settimana scade anche il Comitato di gestione, creando una sovrapposizione di transizioni istituzionali. Così, anche se Paroli entrerà in carica il 16 giugno, i vertici dell’Autorità portuale hanno deciso di sospendere le due riunioni.
Questa situazione ha messo in allarme la Filt Cgil e la Uiltrasporti, che nel pomeriggio dell’11 giugno hanno diffuso una nota che esprime preoccupazione “per il futuro dei lavoratori del terminal Spinelli”, causa della sospensione delle due riunioni. È una situazione, aggiungono le due sigle, “davvero paradossale che non tiene conto minimamente dei lavoratori”. I sindacati hanno quindi chiesto “la continuità operativa e occupazionale dei lavoratori diretti del terminal e dell’indotto”. La nota si conclude ammonendo che “non permetteremo che, per la lotta in atto nel porto di Genova tra i terminalisti, per il risiko dei presidenti o per giochi politici, a rimetterci possano essere i lavoratori”, quindi “siamo pronti a mobilitarci per difendere lavoro e occupazione”.