Il primo semestre del 2022 mostra un andamento positivo delle merci nei porti italiani. Lo afferma l’associazione Assoporti, secondo cui in questo periodo le banchine italiane hanno movimentato 244.039.383 tonnellate, con una crescita del 5,1% rispetto allo stesso periodo del 2021 e del 2,4% rispetto al periodo prepandemico (ossia il primo semestre del 2019). Nel container l’associazione rileva la movimentazione di 5.925.958 teu, con un aumento del 7% sul 2021. Nell’ambito gateway la crescita sull’anno precedente è del 4,2%, valore che aumenta all’11,4% nel transhipment. Il ro-ro ha movimentato nel primo semestre 3.023.364 unità, con un aumento del 3,5% rispetto a quello del 2021.
“Il primo semestre di quest’anno conferma la ripresa complessiva dei porti italiani, che continuano a registrare prestazioni positive”, commenta il presidente di Assoporti, Rodolfo Giampieri. “Ciò, nonostante il contesto economico già indebolito dalla pandemia e divenuto molto complicato per effetto della guerra, dell’inflazione incalzante e dei crescenti costi energetici che stanno mettendo sotto pressione il sistema produttivo italiano”. Giampieri aggiunge che “i porti hanno dato e stanno dando grande prova di resilienza dovuta anche ad una forte capacità organizzativa, indispensabile per rafforzare sempre di più il ruolo della portualità. Lo avevamo già sostenuto: il Mediterraneo è tornato ad avere un ruolo centrale e strategico per i traffici mondiali, grazie a forti segnali di regionalizzazione della produzione. Ma per cogliere quest’opportunità le risposte devono essere date rapidamente all’interno di una strategia condivisa. Credo che adesso sia indispensabile mettere in atto al più presto le necessarie opere che consentiranno ai nostri porti di aumentare il livello di competitività, nonché ad essere in linea con le previsioni in materia ambientale. In questo contesto, la semplificazione normativa va ulteriormente rafforzata”.



















































