Nell’articolo sul blocco della logistica di Pioltello attuato dal sindacato di base SiCobas, pubblicato il primo dicembre 2025 da TrasportoEuropa, si riporta l’affermazione rilasciata dallo stesso sindacato in una sua comunicazione secondo cui la società Logtainer svolgerebbe attività di movimentare container con materiale destinato a usi militari. A tale proposito, Logtainer smentisce “nella maniera più ferma e categorica le accuse mosse nei suoi confronti, ritenendo le affermazioni del SiCobas “false, infondate e gravemente lesive della nostra reputazione aziendale”.
Nella comunicazione della smentita, la società spiega: “Logtainer opera nel settore della logistica e del trasporto intermodale di merci di natura esclusivamente civile e commerciale e la nostra attività si svolge nel pieno e rigoroso rispetto di tutte le normative nazionali e internazionali che regolano il settore. A tal proposito, si sottolinea che le attività connesse ai materiali d'armamento sono soggette a un quadro normativo estremamente stringente, che prevede specifiche autorizzazioni e controlli di pubblica sicurezza. La legislazione applicabile al settore disciplina in modo dettagliato ogni fase relativa a tali materiali, includendo la fabbricazione, l'importazione, l'esportazione, il transito e il trasporto. Logtainer non possiede alcuna licenza o autorizzazione necessaria al trattamento di materiali d'armamento, né ha mai svolto o intrapreso alcuna attività legata a tale settore. La nostra operatività è interamente estranea a qualsiasi filiera bellica”.
La società precisa che “in un'ottica di massima trasparenza e collaborazione, la nostra società ha già avuto modo di interloquire con le istituzioni locali, inclusa l'amministrazione comunale di Pioltello, chiarendo preventivamente e in modo inequivocabile la natura delle nostre operazioni e confermando la nostra totale estraneità al trasporto di armi o materiali bellici di qualsiasi genere. Le accuse diffuse durante il presidio del 28 novembre sono pertanto non solo false, ma anche in palese contrasto con le rassicurazioni già fornite alle autorità competenti. Pur rispettando il diritto di sciopero e di manifestazione, deploriamo la diffusione di notizie non verificate che associano il nome della nostra azienda ad attività illegali e moralmente riprovevoli, causando un ingente danno d'immagine e generando un clima di ingiustificato sospetto”.























































