Il 30 gennaio 2024 il pubblico ministero di Milano Paolo Storari dispose il sequestro d’urgenza per il valore di 41 milioni di euro nei confronti della società Chiapparoli Logistica e del Consorzio Sal, che le fornisce manodopera per i magazzini. Alla prima, il pm sequestrò undici milioni e alla seconda trenta milioni, nell’ambito di un’inchiesta su illeciti proprio nella intermediazione di manodopera. Il 9 febbraio, il giudice per le indagini preliminari, Domenico Santoro, ha confermato il sequestro. Secondo gli inquirenti, circa cinquecento lavoratori dovettero firmare nell'estate del 2023 una “rinuncia espressa” al Tfr maturato negli anni precedenti con diverse “società serbatoio” in cambio dell’assunzione diretta alla Chiapparoli Logistica. Inoltre, queste società “serbatoio” avrebbero omesso i versamenti dell’Iva e degli oneri previdenziali. Il Gip ha accolto le tesi del pm, sottolineando le anomalie della clausola di esclusione dal Tfr pregresso.
