Nel cuore dell’estate, quando la mobilità di merci e persone raggiunge i suoi picchi stagionali, la logistica torna a far parlare di sé per un doppio fenomeno: da un lato, un costante aumento della domanda di lavoro; dall’altro, una crescente difficoltà da parte delle imprese a trovare figure professionali adeguate. Lo conferma il Bollettino Excelsior di luglio 2025, nell’ambito delle rilevazioni mensili realizzate dal Sistema delle Camere di Commercio italiane per analizzare le dinamiche occupazionali delle imprese. Il quadro che emerge è quello di un settore in piena fase espansiva. Le previsioni di entrata nel solo mese di luglio 2025, per il comparto dei servizi di trasporto, logistica e magazzinaggio, raggiungono le 35.470 unità, salendo a oltre 102mila nel trimestre luglio-settembre.
Ma a fronte di questa crescita, s’intensifica anche la difficoltà a reperire manodopera. Il bollettino indica un valore medio nazionale del 45,4% per luglio, che diventa ancor più allarmante quando si analizzano le specificità del settore logistico. La sola area della logistica - che comprende attività di acquisti, movimentazione interna merci, trasporti e distribuzione - pesa per l’11% sul totale delle entrate previste nel mese, pari a 64.590 nuovi ingressi. Di questi, quasi 50mila sono riferiti alla distribuzione e al trasporto, con una difficoltà di reperimento che sfiora il 45%.
Tra le professioni più richieste, si conferma centrale il ruolo dei conducenti di veicoli, categoria che da sola genera oltre 27.600 entrate programmate, ma presenta anche una delle difficoltà di reperimento più elevate: 57,7%, che sale al 61% se si considerano i candidati sotto i trent’anni. Sottolinea la gravità del fenomeno anche il dato relativo ai conduttori di macchine per il movimento terra o per il sollevamento merci: a luglio sono previste quasi seimila assunzioni, ma la carenza di candidati arriva al 60,1%. Il problema non risparmia nemmeno i ruoli meno qualificati: il personale addetto allo spostamento e alla consegna merci conta oltre 25mila posizioni aperte, con una difficoltà di reperimento vicina al 31%.
Il disallineamento tra domanda e offerta si manifesta in modo ancora più netto sul fronte della formazione. Per i profili con qualifica triennale o diploma professionale quadriennale, l’indirizzo "Sistemi e servizi logistici" è indicato come il più ricercato (32% delle posizioni), ma anche come il più critico: il 68% delle aziende segnala infatti difficoltà nel reperire candidati con questo percorso formativo. Non va meglio per chi possiede un diploma quinquennale in "Trasporti e logistica", richiesto per il 25% delle posizioni di pari livello: il 40% delle imprese lamenta carenza di candidati e il 69% richiede anche esperienza specifica, a testimonianza di quanto l’apprendimento sul campo sia diventato un requisito imprescindibile.
All’interno del comparto, anche le figure impiegatizie specializzate nella gestione amministrativa della logistica restano strategiche. Le previsioni parlano di oltre 4.200 entrate a luglio, ma il 34% delle imprese segnala difficoltà nel trovare profili adeguati. La logistica si conferma quindi motore di occupazione, ma rischia di rallentare se non s’interviene con percorsi formativi mirati e politiche attive del lavoro capaci di rispondere alle trasformazioni in corso.






























































