Dopo un lungo iter burocratico, si stringono i tempi per la realizzazione della tratta nazionale della nuova linea ferroviaria Torino-Lione tra Avigliana e Orbassano. Il 23 gennaio 2026 è convocata la Conferenza di Servizi per l’approvazione del progetto definitivo della variante ferroviaria che dal nodo di Torino e quindi attraverso Orbassano raggiunge le porte della Valsusa. Sono oltre una cinquantina le istituzioni, gli enti e le società coinvolte nella valutazione finale del progetto.
In base all’accordo Italia-Francia del 2012, il progetto è stato suddiviso in tre fasi funzionali, e l’approvazione ora riguarda quella che viene indicata come tappa 1 che prevede la realizzazione di una nuova linea in variante di tracciato da Avigliana allo scalo di Orbassano fino al bivio Pronda, per uno sviluppo complessivo di poco inferiore ai 24 chilometri, incluse le modifiche agli impianti di Avigliana e Orbassano funzionali all’inserimento dei nuovi binari.
Le opere d’arte più significative del nuovo tracciato sono la realizzazione di un doppio tunnel lungo otto chilometri sotto la collina morenica insieme a una galleria artificiale per uno sviluppo di quattro chilometri. Rispetto alle previsioni iniziali in cui si stimava un investimento di 1,7 miliardi di euro, il costo di realizzazione a vita intera è salito a 2,9 miliardi per la complessità di scavare sotto la collina morenica, in quanto studi più approfonditi hanno rilevato una solidità insufficiente per consentire di avanzare con i mezzi tradizionali.
La Conferenza di Servizi rappresenta solo l’ultima tappa di un percorso burocratico formalmente avviato quasi quindici anni fa, in quanto il progetto preliminare era stato inviato il 19 aprile 2011 da Rfi al ministero dei Trasporti. La procedura di valutazione di impatto ambientale, la Via, si era conclusa con parere favorevole anche se condizionato da prescrizioni nel dicembre 2013. Ma poco tempo dopo, il percorso autorizzativo di questo progetto preliminare era stato sospeso in attesa dell’approvazione del progetto definitivo della sezione transfrontaliera, quella che va da Bussoleno/Susa in Italia a Saint-Jean-de-Maurienne in Francia, ora in avanzata fase di realizzazione da parete di Telt, il promotore binazionale che sovrintende alla costruzione e alla futura gestione della nuova ferrovia Italia-Francia.
Successivamente nell’agosto 2021 era stato nominato un commissario straordinario per accelerare l’iter di tutto questo complesso progetto nella figura di Calogero Mauceri che nel maggio 2022 sulla base delle proprie competenze ha autorizzato Rfi a sviluppare il progetto definitivo della tratta da Avigliana a Orbassano, interessata ora dall’approvazione in Conferenza di Servizi.
La sezione italiana della Torino-Lione prevede anche la realizzazione di un’ulteriore variante in galleria e precisamente il tunnel dell’Orsiera tra Avigliana e Bussoleno, ma questa tappa è stata stralciata e posticipata in un orizzonte temporale oltre il 2035 insieme a quella conosciuta come Gronda Merci di Torino, vale a dire un by-pass tra il nodo di Orbassano e Settimo Torinese di raccordo con la ferrovia storica Torino-Novara-Milano. In attesa di definire il destino del tunnel dell’Orsiera è stato scelto un progetto intermedio che prevede, a costi contenuti, l’adeguamento dell’attuale ferrovia tra Avigliana, sbocco della variante in approvazione, e Bussoleno. La nuova Orbassano-Avigliana sarà in esercizio contestualmente all’entrata in funzione della tratta transfrontaliera con il tunnel di base del Moncenisio.
Piermario Curti Sacchi




























































