La Regione Lazio ha avviato il 1° agosto 2025 il proprio ferrobonus regionale, un incentivo economico rivolto agli operatori della logistica che scelgono di spostare il trasporto merci dalla strada alla ferrovia. Con uno stanziamento iniziale pari a 300mila euro per l’anno in corso, la misura si inserisce nel più ampio obiettivo di promuovere una mobilità sostenibile, ridurre le emissioni inquinanti, decongestionare la rete stradale e migliorare l’efficienza del sistema logistico regionale.
La situazione del trasporto merci nel Lazio è oggi fortemente sbilanciata: circa l’80% delle merci viene ancora trasportato su gomma, solo il 4% su ferrovia e il restante 16% via mare. Questo squilibrio contribuisce all’intasamento della rete viaria e all’aumento delle emissioni di CO2, in un contesto che nel 2025 vedrà peraltro 216 giornate di interruzione del traffico ferroviario nel nodo di Roma a causa dei lavori presso la fermata di Pigneto.
Il nuovo incentivo sarà attuato in collaborazione con il ministero dei Trasporti, attraverso la firma di un protocollo che ne definirà i dettagli operativi. Potranno accedere ai contributi le imprese che utilizzano treni completi per il trasporto intermodale o trasbordato, in particolare gli operatori Multimodal Transport Operators, i quali dovranno trasferire almeno il 50% del beneficio ai loro clienti iscritti all’Albo degli autotrasportatori.
Il Ferrobonus laziale s’inserisce in un contesto nazionale più ampio, che già prevede una misura attiva dal 21 ottobre 2024 al 20 ottobre 2025. A livello nazionale, il contributo può arrivare fino a 2,50 euro per treno\km, con un fondo complessivo di oltre 20 milioni di euro. L’accesso è subordinato al rispetto di alcuni requisiti, tra cui una percorrenza minima di 150 chilometri sul territorio italiano e l’uso della trazione elettrica.
Tuttavia, sebbene il Lazio si unisca ad altre regioni italiane che hanno già adottato misure analoghe, il confronto sul piano finanziario evidenzia un certo divario. La Lombardia ha stanziato oltre 1,4 milioni di euro per il triennio 2025–2027, l’Emilia-Romagna e la Puglia hanno destinato un milione annuo ciascuna, mentre la Calabria ha investito 900mila euro in un orizzonte triennale. In questo quadro, i 300mila euro previsti dal Lazio solo per il 2025 appaiono come un impegno iniziale limitato. Complessivamente, le cinque regioni che hanno siglato intese con il Mit per sostenere il trasporto ferroviario delle merci hanno mobilitato 2,8 milioni di euro tra il 2023 e il 2024.
Il presidente di Fermerci, Clemente Carta, ha accolto positivamente il provvedimento, definendolo concreto e lungimirante, ma ha ribadito la necessità di un sistema strutturale e coordinato a livello nazionale per garantire risultati duraturi.




























































