Il 18 settembre 2025 è stata posata la prima pietra dell’Hydrogen Hub di Trieste, il nuovo impianto dedicato alla produzione d’idrogeno verde promosso da AcegasApsAmga del gruppo Hera. L’iniziativa comporta un investimento complessivo superiore ai 20 milioni di euro, sostenuto per 15,8 milioni dal Pnrr e per 1,5 milioni dal programma Horizon EU. Il progetto comprende un impianto di elettrolisi da 5 MW e un parco fotovoltaico da 4,8 MW che sorgerà su sei ettari dell’area ex Esso concessa dall’Autorità portuale.
La produzione stimata è di 370 tonnellate annue di idrogeno verde, destinate principalmente alla decarbonizzazione del trasporto stradale e a imprese locali. L’impianto sarà dotato di un sistema di accumulo elettrico da 4 MWh e di capacità di stoccaggio fino a due tonnellate di idrogeno. L’elettrolizzatore sarà collocato accanto al termo-valorizzatore di Trieste per riutilizzare le acque reflue del processo di combustione, pari a circa 5.600 metri cubi l’anno, trasformandole in risorsa per la produzione dell’idrogeno. L’area fotovoltaica costituisce inoltre un intervento di rigenerazione urbana su spazi industriali dismessi.
L’Hydrogen Hub s’inserisce nella North Adriatic Hydrogen Valley, primo progetto transfrontaliero europeo dedicato all’idrogeno che coinvolge Friuli Venezia Giulia, Slovenia e Croazia. Lanciata a Portorose nel settembre 2023, la valle mira a produrre complessivamente cinquemila tonnellate annue d’idrogeno tramite diciassette progetti pilota e 37 partner. In questo contesto Trieste riveste un ruolo centrale grazie alle sue connessioni portuali e ferroviarie.
Il progetto, inizialmente concepito nel 2023 in forma ridotta con un elettrolizzatore da 2,5 MW, è stato successivamente potenziato con l’assegnazione della progettazione a Seingim Global Service nel gennaio 2024 e con il raddoppio della capacità di elettrolisi. Il cronoprogramma, vincolato alle scadenze Pnrr, prevede l’entrata in funzione entro il 30 giugno 2026 con impegni finanziari estesi al 2027.
A livello internazionale, il porto di Trieste si sta consolidando come nodo mediterraneo per le nuove rotte energetiche. Al summit sull’idrogeno del Mediterraneo tenutosi al Cairo nel febbraio 2025, l’Autorità di Sistema Portuale ha presentato la strategia integrata della Hydrogen Valley transfrontaliera, sottolineando le opportunità di collegamento con il Nord Africa. La nuova linea ro-ro inaugurata nel dicembre 2024 tra Damietta e Trieste inserisce lo scalo giuliano nella direttrice Suez-Europa per i combustibili alternativi.
Il polo triestino vedrà la partecipazione di università, enti di ricerca e operatori locali tra cui Università di Trieste, HestAmbiente, Trieste Trasporti, Adriafer, Coselag, Comune di Trieste e Autorità portuale. Il modello di collaborazione pubblico-privato punta a favorire lo sviluppo di un ecosistema dell’idrogeno a supporto della strategia nazionale e degli obiettivi europei di neutralità climatica, ponendo Trieste come centro di riferimento per l’innovazione energetica nell’Alto Adriatico.





























































