Dopo la mobilitazione delle imprese di autotrasporto, al porto di Livorno si stanno mobilitando anche gli autisti dei veicoli industriali, grazie a un’iniziativa del sindacato di base Usb sugli accessi e la viabilità nel terminal container Darsena Toscana. Il 21 agosto 2025 i rappresentanti di Usb Autisti Riuniti e di Usb Porti hanno incontrato i vertici dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale,durante il quale i sindacalisti hanno definito la situazione “insostenibile”.
I problemi segnalati spaziano dall’assenza di servizi essenziali per gli autisti, come bagni e aree di attesa riparate, fino ai colli di bottiglia viari che paralizzano gli accessi al varco del terminal. Secondo Usb, a peggiorare la situazione contribuisce la congestione del piazzale di smistamento, dove i camion sono costretti a lunghe ore di attesa, spesso sotto sole o pioggia, senza alcuna organizzazione logistica adeguata.
Secondo i delegati sindacali, questi problemi del terminal, uniti alla carenza di personale addetto alla gestione dei flussi, espone i lavoratori a condizioni di stress e rischi elevati. Essi segnalano che i mezzi in attesa occupano intere corsie di marcia, con file che si estendono per oltre metà del ponte di accesso alla Sgc, unico punto di entrata e uscita dalla Darsena Toscana. Il pericolo di collisioni aumenta soprattutto in concomitanza con lo sbarco dei passeggeri dal terminal Sdt e con i cambi turno del personale. In alcuni casi, per accedere al varco, gli autisti sono costretti a invadere la corsia opposta, aggravando il rischio di incidenti.
La delegazione sindacale ha avanzato alcune proposte “tampone” in attesa di soluzioni strutturali. Tra queste, la possibilità di consentire la sosta notturna ai camion che non riescono ad accedere al terminal entro l’orario di chiusura (attualmente fissato dalle 7.00 alle 19.00), accompagnata dall’installazione di servizi igienici nell’area di attesa. L’obiettivo è ridurre il fenomeno dei camionisti che, pur avendo una prenotazione, devono abbandonare la fila e ripetere l’intera procedura il giorno successivo, con ulteriori disagi e tensioni.
Un’altra misura proposta riguarda la separazione dei flussi di ingresso, distinguendo tra veicoli destinati al carico e quelli allo scarico, attraverso l’apertura di due corsie dedicate. Questo consentirebbe di decongestionare in parte il piazzale antistante e di razionalizzare i tempi di accesso. Tuttavia, gli stessi rappresentanti dei lavoratori sottolineano che si tratta di soluzioni parziali, in attesa di una revisione complessiva delle procedure e di un incremento del personale Tdt, oggi ritenuto sottodimensionato rispetto alla mole di lavoro e alle prospettive di crescita legate a nuove tratte.































































