L’associazione danese dei trasporti International Transport Danmark (Itd) ha avviato un’azione legale contro il ministero dei Trasporti e quello delle Finanze per la gestione del nuovo pedaggio stradale chilometrico, entrato in vigore il primo gennaio 2025. Secondo Itd, il sistema di multe fisse applicato alle violazioni è illegale e viola il principio di proporzionalità previsto dal diritto dell’Unione europea.
Alla fine di luglio 2025 furono registrate 40.534 sanzioni per un valore complessivo di 195,7 milioni di corone (circa 26,2 milioni di euro), quasi tre volte l’importo stimato dal bilancio annuale. Itd documenta inoltre oltre 600 multe considerate emesse senza base giuridica, a conferma di problemi strutturali e non di episodi isolati. Il nodo centrale riguarda l’entità delle multe: inizialmente fissate a 4.500 corone (circa 603 euro), sono state raddoppiate dal 1° luglio 2025 a 9.000 corone (circa 1.206 euro), indipendentemente dalle circostanze. Per Itd, questo approccio contrasta con la direttiva Ue 1999/62/CE e con la sentenza della Corte di Giustizia Ue del novembre 2024, che ha dichiarato incompatibili con il diritto europeo le sanzioni uniformi e non graduate.
Il caso danese ricorda l’esperienza del Belgio con il sistema Viapass, che nel 2017 dovette rivedere il regime delle multe fisse da 1.000 euro introducendo un modello graduato e annullando oltre 5mila sanzioni per un valore superiore a 5 milioni di euro. Itd chiede che la Danimarca segua l’esempio tedesco, dove l’entità delle multe varia in base alla gravità della violazione.
Il ministro dei Trasporti Thomas Danielsen ha reagito con prudenza alla citazione, ricordando che la Legge è stata approvata nel 2023 con ampio consenso parlamentare e sottolineando che chiunque è libero di contestare una normativa nei tribunali. In precedenza lo stesso ministro aveva invitato alla clemenza nella fase di rodaggio del sistema, senza però introdurre modifiche strutturali.
L’organizzazione è assistita dallo studio legale Offersen:Christoffersen, mentre la data della prima udienza non è stata ancora fissata. La strategia è duplice: ottenere l’annullamento delle multe già emesse e imporre al Governo la revisione del modello sanzionatorio. Parallelamente, Itd ha presentato un reclamo formale alla Commissione Europea. La vicenda ha suscitato ampio sostegno nel settore, con Itd che rappresenta circa 700 imprese di trasporto, e ha attirato l’attenzione anche di alcune forze politiche che avevano già criticato il pedaggio in fase di approvazione.
Secondo l’associazione, pagare le sanzioni significherebbe riconoscerne la legittimità, per questo ha invitato i membri a contestarle. Se i tribunali daranno ragione a Itd, il governo danese dovrà annullare tutte le multe emesse e ridisegnare l’intero sistema, con conseguenze economiche rilevanti e un possibile precedente su come la normativa Ue debba essere recepita nelle politiche nazionali sui trasporti.






























































