L’autotrasporto italiano si prepara a ricevere un’importante iniezione di liquidità destinata alla modernizzazione della flotta, una misura attesa per allineare il comparto agli sfidanti obiettivi di decarbonizzazione imposti dall'Unione Europea. Con il Decreto interministeriale del 24 ottobre 2025, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dell'11 dicembre, il ministero dei Trasporti, di concerto con quello dell’Economia e delle Finanze, ha definito i criteri di riparto del "Fondo per la strategia di mobilità sostenibile". Si tratta di un intervento strutturale che mobilita risorse per un totale di 590 milioni di euro, spalmate su un arco temporale di cinque anni, con l'obiettivo di abbattere le emissioni inquinanti derivanti dal trasporto merci su strada.
La decisione di stanziare tali fondi nasce da una disamina critica dello stato di salute del parco circolante nazionale, che sconta un'età media elevata e livelli di emissioni non più sostenibili. Il testo del provvedimento mette in evidenza che circa il settanta percento dei veicoli industriali rientra nelle classi ambientali inferiori all'Euro VI. Ancora più allarmante è il dato riguardante i veicoli più vecchi: circa la metà dei camion attualmente in circolazione rientra nelle classi comprese tra Euro 0 ed Euro 3. Una situazione che espone l'Italia non solo a rischi ambientali, ma anche a sanzioni comunitarie, considerando le procedure di infrazione già attive per il superamento dei limiti di concentrazione di pm10 e gli obblighi stringenti derivanti dal pacchetto climatico "Fit for 55" e dalla normativa europea sul clima per il raggiungimento della neutralità entro il 2050.
Per contrastare questa obsolescenza, il Governo ha pianificato un intervento di lungo respiro che prenderà il via nel 2027. La dotazione finanziaria è stata strutturata secondo un cronoprogramma progressivo che vuole sostenere le imprese in un percorso di transizione costante. Nello specifico, il Decreto assegna 100 milioni di euro per ciascuna delle annualità 2027 e 2028, prevedendo poi una flessione a 50 milioni per il 2029. Il piano torna a rafforzarsi nel biennio finale, con uno stanziamento di 150 milioni di euro per il 2030 e di 190 milioni di euro per il 2031, anno in cui si prevede il completamento di questa specifica tranche d’investimenti.
I beneficiari di questa misura sono le imprese di autotrasporto in conto terzi. Infatti, i Decreto specifica chiaramente che le risorse sono destinate al rinnovo del parco veicolare delle aziende iscritte al Registro Elettronico Nazionale e all'Albo nazionale degli Autotrasportatori. Si tratta di un vincolo che intende premiare la regolarità e la professionalità, indirizzando il sostegno pubblico verso gli operatori che costituiscono l'ossatura della logistica nazionale. L'intento è quello di sostituire i veicoli industriali più inquinanti con veicoli di nuova generazione, riducendo drasticamente l'impatto ambientale del trasporto merci su strada.
Sebbene la ripartizione dei fondi sia stata definita, per l'operatività concreta delle misure sarà necessario attendere un ulteriore passaggio amministrativo. Entro novanta giorni dalla data di perfezionamento del Decreto, il ministero dei Trasporti adotterà, di concerto con quello dell’Economia, un provvedimento attuativo. Sarà questo secondo provvedimento a scendere nei dettagli tecnici, individuando le modalità e i termini per la presentazione delle domande, le tipologie di interventi ammissibili, l'intensità degli incentivi e il soggetto attuatore incaricato della gestione della misura. Inoltre, saranno definiti i meccanismi di controllo, essenziali per verificare che le risorse vengano effettivamente impiegate nei tempi previsti, pena la revoca dei finanziamenti stessi in caso di mancato rispetto del cronoprogramma.
Antonio Illariuzzi































































