Secondo il rapporto settimanale diffuso il 6 dicembre 2025 da WorldAcd sull’andamento del trasporto aereo merci nel mese di novembre 2025, i tonnellaggi mondiali hanno registrato un aumento del 5% su base annua, ampliando il ritmo di crescita osservato nei due mesi precedenti. Il dato conferma una progressione costante nel quarto trimestre, sostenuta soprattutto dalle spedizioni in partenza da Medio Oriente e Asia meridionale, Asia Pacifico e America centrale e meridionale. In termini assoluti, il contributo principale proviene però dall’Asia Pacifico, che consolida il proprio ruolo nella dinamica globale.
Il confronto mese su mese indica un aumento dei volumi medi settimanali del 3% rispetto a ottobre 2025. L’Asia Pacifico e l’America centrale e meridionale segnano rispettivamente un progresso del 5% e del 6%, mentre Medio Oriente e Asia meridionale avanzano del 3% e l’Africa del 2%. Le flessioni più contenute riguardano il Nord America, in calo del 2%, e l’Europa, in diminuzione dell’1%. Nel dettaglio dei mercati asiatici, WorldAcd evidenzia una situazione eterogenea, condizionata da andamenti divergenti verso Stati Uniti ed Europa. A novembre 2025 le spedizioni dall’Asia Pacifico verso gli Stati Uniti sono aumentate del 6% su base annua, trainate dai flussi provenienti dal Sud-est asiatico.
Le rotte da Cina e Hong Kong, Giappone e Corea del Sud hanno invece registrato riduzioni. Le spedizioni combinate da Cina e Hong Kong verso gli Stati Uniti sono diminuite dell’8% su base annua: il calo è del 5% per la sola Cina e del 14% per Hong Kong. Al contrario, il Sud-est asiatico mostra un incremento del 42% verso gli Stati Uniti, riflettendo lo spostamento degli approvvigionamenti da parte degli importatori statunitensi verso poli produttivi alternativi in Asia, in risposta all’aumento dei dazi e alla cancellazione delle soglie di esenzione per i piccoli invii.
Il quadro si modifica osservando i collegamenti con l’Europa. Le spedizioni combinate da Cina e Hong Kong verso il continente sono aumentate dell’8% a novembre 2025, in contrasto con la contrazione verso gli Stati Uniti. La Cina registra un incremento superiore al 5% verso l’Europa, mentre verso il mercato statunitense segna una contrazione del 5%. Hong Kong mostra una crescita del 14% verso l’Europa e un calo speculare del 14% verso gli Stati Uniti. Per WorldAcd questi scarti illustrano un trasferimento di capacità e volumi dai collegamenti transpacifici a quelli euroasiatici, evidente anche nei dati dei primi undici mesi del 2025: le spedizioni combinate da Cina e Hong Kong verso gli Stati Uniti risultano in diminuzione del 7%, mentre verso l’Europa avanzano dell’8%. Il Sud-est asiatico conserva invece una dinamica opposta: nei primi undici mesi del 2025 le spedizioni verso gli Stati Uniti crescono del 27%, mentre quelle verso l’Europa calano del 5%, confermando la diversa evoluzione dei due mercati di destinazione.
Sul fronte dei noli, le tariffe medie globali di novembre 2025 si attestano a 2,65 dollari per chilo, in aumento del 7% rispetto a ottobre 2025, una variazione superiore al 5% registrato nello stesso mese del 2024. I maggiori aumenti mensili interessano l’America centrale e meridionale con un +9% e l’Asia Pacifico con un +8%. Le stesse tendenze emergono anche nelle tariffe spot, che raggiungono 2,87 dollari per chilo, con un aumento del 7% mese su mese, trainato da progressioni a doppia cifra dall’America centrale e meridionale e incrementi del 9% dall’Asia Pacifico e dall’Europa. Su base annua, però, le tariffe spot restano inferiori del 5%, con cali diffusi in tutte le aree tranne l’Africa, in crescita del 6%. Il calo più marcato riguarda Medio Oriente e Asia meridionale, dove le tariffe risultano inferiori del 26% rispetto a novembre 2024. Nel bilancio dei primi undici mesi del 2025, le tariffe medie globali equivalgono a 2,45 dollari per chilo, in linea con i 2,46 dollari registrati nello stesso periodo del 2024.
L’analisi della settimana 48, dal 24 al 30 novembre 2025, conferma l’impatto del periodo festivo statunitense sui flussi. In questa settimana i volumi globali sono diminuiti del 3% rispetto alla settimana precedente, principalmente per l’effetto della feste del Ringraziamento, che ha portato a una riduzione del 15% delle spedizioni in partenza dal Nord America. Escludendo questa componente, la contrazione globale si riduce all’1%, con lievi arretramenti da Medio Oriente e Asia meridionale, America centrale e meridionale ed Europa, mentre l’Asia Pacifico rimane stabile.
Le tariffe medie globali della settimana segnano invece un incremento dell’1% rispetto alla precedente. Le tariffe spot aumentano del 3%, raggiungendo 2,96 dollari per chilo, con progressioni dal Medio Oriente e Asia meridionale e variazioni positive del 2% da Asia Pacifico, Europa e America centrale e meridionale. Le riduzioni dagli Stati Uniti e dall’Africa, pari rispettivamente all’11% e al 4%, mantengono le tariffe a pronti inferiori del 6% rispetto allo stesso periodo del 2024.
Pietro Rossoni































































