Da ottobre 2025, il Gruppo Volkswagen userà anche il porto di Venezia per l’attività d’importazione-esportazione delle sue vetture nuove. Lo ha annunciato al trasport logistic 2025 di Monaco di Baviera, precisando che le operazioni avverranno alla banchina ex Sirma, a Porto Marghera, che è riqualificata con un investimento di cinque milioni di euro dalla società piemontese Vezzani, che la ha in concessione per venticinque anni. L’area dedicata alla logistica automobilistica si estende su 27 ettari ed è già raccordata alla ferrovia.
Il terminal svolgerà le operazioni di imbarco e sbarco da car carrier, ma si occuperà anche del deposito, distribuzione, gestione terminalistica e logistica intermodale. Il progetto prevede l'attivazione di collegamenti ferroviari settimanali diretti verso i principali mercati dell'Europa centrale e orientale, oltre a nuove rotte marittime con l'Estremo Oriente. Peter Hörndlein, responsabile della logistica veicoli di Volkswagen Group Logistics, ha spiegato che "la scelta del porto di Venezia soddisfa le nostre ambizioni in vari modi. Non è solo un passo in avanti importante per rendere più flessibile e resiliente la logistica dei veicoli del gruppo Volkswagen, ma anche una leva decisiva per ridurre contemporaneamente costi ed emissioni di CO2".
L’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale ha approfittato della presentazione di questo progetto per ricordare che sta sostenendo la crescita della logistica automobilistica con uno stanziamento di 60 milioni, che finanzia la costruzione di un ponte ferroviario sul Canale Industriale Ovest, l’ampliamento di Via dell’Elettricità, l’adeguamento dello svincolo di Via della Chimica e l’espansione della stazione di Venezia Marghera Scalo, che sarà in grado di gestire fino a 40 treni al giorno, rendendo lo scalo un punto di riferimento per l’intermodalità nell’Alto Adriatico.
L’Autorità portuale ha anche comunicato che è in fase avanzata lo sviluppo della nuova piattaforma logistica di Porto Marghera, infrastruttura chiave per la gestione dei flussi agroalimentari e di container, collegata a oltre 65 km di rete ferroviaria interna. Il presidente Fulvio Lino Di Blasio ha concluso affermando che “il Porto di Venezia sta diventando una destinazione privilegiata per operatori globali della logistica e dell’automotive”.