Dopo avere effettuato un sopralluogo al porto di Genova, il ministro dei Trasporti, Maurizio Lupi, è rientrato a Roma, dove ha aggiornato la Camera ed il Senato sulla situazione. Il ministro ha esordito annunciando che sul grave incidente sono aperte due diverse inchieste, una penale della Magistratura ed una tecnica del ministero dei Trasporti, premettendo che nessuno è ora in grado di definire le cause che hanno portato la Jolly Nero a speronare ed abbattere la torre di controllo del porto. Lupi ha però proseguito accennando alle quattro ipotesi ritenute più probabili: un avaria al sistema di propulsione della nave, problemi a cavi di trazione dei due rimorchiatori che stavano trainando la con-ro, difetti di accosto e elevata velocità di manovra. Una prima risposta potrà arrivare dall'esame della scatola nera della Jolly Nero, sequestrata in mattinata dalla magistratura.
I magistrati hanno aperto un inchiesta per omicidio colposo plurimo contro il comandante della Jolly Nero, che nel pomeriggio si è avvalso della facoltà di non rispondere, ed il pilota che stava operando a bordo della nave. Inoltre, il procuratore capo Michele Di Legge ha precisato che si sta valutando anche l'ipotesi di reato d'attentato alla sicurezza dei trasporti e che l'indagine potrebbe coinvolgere altre persone. Non è ancora chiaro se al timone della nave c'era il pilota, ma in tutti i casi il comandante resta sempre responsabile di ogni manovra, anche se viene assistita da piloti o rimorchiatori. Non è neppure chiaro se i due rimorchiatori destinati alla Jolly Nero fossero già collegati alla con-ro con i cavi, oppure se fossero solamente a disposizione.
Tredici persone risultano coinvolte nell'incidente. Secondo l'ultimo bilancio ufficiale sono stati accertati sette morti, quattro feriti e due dispersi, tutti lavoratori che stavano operando nella torre. I morti sono quattro militari della Guardia Costiera, un pilota e due operatori radio (dei rimorchiatori e dei piloti), mentre i due dispersi sono militi della Guardia Costiera. Sul Molo Giano, dove si ergeva la torre di controllo, proseguono i lavori per liberare le macerie della struttura, che era alta 54 metri e che è completamente crollata dopo l'impatto con la Jolly Nero.
Il porto prosegue comunque l'attività, anche se i sindacati hanno indetto uno sciopero dei lavoratori portuali (esclusi quelli del trasporto passeggeri), che durerà fino alle ore 13:00 del 9 maggio. Nella sua relazione al Parlamento, il ministro Lupi ha ricordato che dopo i lavori del 2008, che hanno richiesto 500 milioni, non sono più avvenuti incidenti nel porto di Genova. Nel 2012, ha concluso il ministro, il porto di Genova ha movimentato 6600 navi, con circa 14mila operazioni di manovra, senza inconvenienti.
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