L’asta per la vendita di cinque traghetti della flotta Moby, in programma il 12 novembre 2025, rappresenta il passaggio centrale del processo di ristrutturazione previsto dagli impegni assunti con l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato. Il valore complessivo dell’operazione è fissato in 229,9 milioni di euro, con l’obiettivo di estinguere il finanziamento ricevuto da Sas, società lussemburghese del gruppo Msc.
Le navi coinvolte sono i traghetti ro-pax Moby Aki, Moby Wonder, Athara, Janas e Moby Ale 2. I primi due saranno ceduti con la formula sale & lease back, che prevede la vendita e il contestuale noleggio a scafo nudo per quindici anni, mantenendo bandiera italiana, nome originario e continuità operativa sulla rete di collegamenti nazionali. Gli altri tre traghetti saranno venduti a titolo definitivo, come indicato nei documenti pubblicati sul portale dell’asta navale. Queste navi, costruite tra il 2001 e il 2005, risultano tutte iscritte nei registri italiani e impiegate principalmente sulle rotte Sardegna e Sicilia.
Secondo il provvedimento dell’Antitrust pubblicato a ottobre, l’accordo tra Sas (Msc), Moby e Gnv ha imposto la dismissione parziale della flotta e la ristrutturazione dei rapporti finanziari per evitare una concentrazione di mercato. Sas ha rinunciato al pegno sul 51% di Moby e ha ceduto il 49% precedentemente acquisito, in linea con l’obbligo di sciogliere i legami economici e strutturali tra i gruppi coinvolti. L’operazione consente a Moby di ridurre l’esposizione verso il finanziatore e di preservare le attività commerciali e occupazionali legate ai collegamenti marittimi.
La vendita avverrà attraverso un unico lotto comprendente le cinque unità, con supervisione indipendente e criteri di trasparenza per garantire pari accesso agli operatori nazionali e internazionali. Le condizioni di noleggio per Moby Aki e Moby Wonder saranno regolate dal contratto Barecon 2017, standard elaborato da Bimco per il noleggio a scafo nudo. Tale schema assegna al noleggiatore la piena gestione tecnica e commerciale della nave, mantenendo obblighi contrattuali su manutenzione, assicurazioni e conformità di bandiera.
L’applicazione della formula sale & lease back tramite Barecon permette alla compagnia marittima di disporre delle risorse necessarie per la ristrutturazione finanziaria, assicurando al contempo la continuità del servizio e la stabilità della flotta italiana. L’Antitrust ha indicato tale soluzione come idonea a riequilibrare la concorrenza nel mercato dei trasporti marittimi, dopo l’indagine avviata nel 2024 su possibili concentrazioni tra Moby, Msc e Gnv.




























































