La Enterprise Shipping Agency ha realizzato un percorso di formazione per preparare gli equipaggi agli assalti dei pirati, curato dal Contrammiraglio Giovanni Galatolo. Diversi abbordaggi sono falliti grazie alla preparazione dei marittimi, che hanno attuato manovre evasive e difesa passiva. Intanto, la pirateria somala sta regredendo.
La concezione che sta alla base del corso antipirateria della Enterprise Shipping Agency è che l'equipaggio della nave può avere un ruolo importante nel prevenire ed impedire l'abbordaggio dei pirati, anche se non c'è a bordo una scorta privata. In realtà, pure in quest'ultimo caso le azioni dei marinai possono fornire un importante contributo ad aumentare le difese della nave. I corsi durano da 30 a 35 ore e prevedono anche una prova finale per verificare il livello d'apprendimento. Sono articolati in tre livelli: corso base per tutto il personale imbarcato, uno avanzato per gli ufficiali ed uno specializzato per le scorte ed il personale di sicurezza imbarcato.
Intanto qualche notizia positiva viene dalle rotte internazionali: le rilevazioni del rapporto sulla pirateria stilato dalla International Chamber of Commerce e dall'International Maritime Bureau mostra che nella prima metà del 2012 gli attacchi dei pirati sono calati, dai 266 casi del 2011 ai 177 di quest'anno. Nel semestre i pirati hanno sequestrato venti navi, tenendo in ostaggio 334 persone. In 25 casi gli assalitori hanno sparato, uccidendo quattro marittimi.
Il calo deriva soprattutto dalla diminuzione dell'attività dei pirati somali, passata da 163 assalti nel primo semestre 2011 ai 69 del primo semestre 2012. Secondo l'IMB, tale calo deriva soprattutto dalle azioni di contrasto effettuate dalle forze navali in missione antipirateria, che hanno causato anche la distruzione di alcune imbarcazioni dei pirati. È importante anche la presenza sui mercantili di personale di scorta, perlopiù privato. Al 30 giugno 2012, nelle mani dei pirati somali ci sono 11 navi e 218 marittimi, 44 dei quali sono stati trasferiti sulla terraferma, in località sconosciute. Altre attività di pirateria si rilevano nel Golfo di Guinea (dove registrano un forte incremento), in Nigeria (dove i pirati stanno aumentando il loro raggio d'azione) ed in Indonesia (dove avvengono soprattutto furti a bordo, ma non sequestri di navi).
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