Il 25 agosto 2025 è terminato al Tribunale Marittimo e Commerciale di Copenaghen il procedimento giudiziario che vede contrapposto il colosso della logistica Dsv alla società Vestas e all’assicurazione IF e ora si attende il verdetto. Queste ultime hanno chiesto allo spedizioniere un risarcimento di milioni di euro (le fonti ufficiali non hanno precisato l’importo) per i danni subiti dal carico di componenti di turbine eoliche che era stivato nella nave. L'incendio scoppiò alle 10.45 locali del 18 dicembre 2020 mentre la Kota Bahagia era ormeggiata nel porto di Napier, durante le operazioni di scarico dei componenti, che Vestas stava importando dalla Cina.
Secondo il rapporto dell'Autorità di Investigazione degli Incidenti di Trasporto della Nuova Zelanda (Taic), le fiamme scoppiarono nella stiva numero 2 durante le attività di taglio a gas condotte per rimuovere i fermi di sicurezza del carico. Il materiale fuso espulso durante questa operazione ha innescato segatura secca presente nell'area, creando un incendio che si è rapidamente propagato ai teloni in Pvc e ad altri componenti in vetroresina. L'incendio è venne soppresso utilizzando il sistema fisso di estinzione a CO2 della nave, ma fu dichiarato ufficialmente estinto solo il 24 dicembre 2020, dopo sei giorni di operazioni.
Pur non registrando vittime o feriti, si sono verificati danni estesi: oltre a quelli alla nave, vennero danneggiati gravemente componenti delle turbine eoliche, tra cui nacelle, pale e altri elementi tecnologici di precisione. In seguito, il Tribunale distrettuale di Napier condannò il direttore della Tong Engeneering a una pesante multa e a un risarcimento perché la sua azienda non disponeva delle risorse e dei processi appropriati per minimizzare il rischio di incendio, non implementando adeguate procedure di sicurezza per i lavori a caldo, inclusa la mancanza di controlli di sicurezza approfonditi, valutazioni dei rischi complete e sistemi di sorveglianza antincendio efficaci.
Ma quello fu solo l’inizio, perché la vera disputa giudiziaria sta avvenendo in Danimarca, con la richiesta di danni milionari perché Vestas ritiene corresponsabile Dsv, mentre quest’ultima nega ogni responsabilità. Il caso rappresenta un’importante causa legale marittima perché non riguarda solo non solo questioni di responsabilità contrattuale ma anche complesse valutazioni tecniche sui protocolli di sicurezza nel trasporto marittimo di componenti tecnologici avanzati.
Questa causa rientra in un più ampio rapporto travagliato tra le due società da quando, nel gennaio del 2020, Vestas firmò con Dsv un accordo di tre anni per il trasporto esclusivo. Ma già nel giugno dell’anno successivo Vestas tolse a Dsv l’esclusività nel project cargo e a novembre annunciò che dal 2022 tutti i suoi trasporti in container sarebbero stati svolti da Maersk. Lo spedizioniere danese avrebbe seguito solo la la catena di fornitura dell’eolico. Sempre nel 2022, Vestas accusò Dsv di non rispettare i termini contrattuali e di aumentare i prezzi oltre i limiti consentiti.
Dal punto di vista operativo, l’incendio della Kota Bahagia ha messo in luce i rischi dei lavori a caldo sulle navi cargo. Il rapporto della Taic ha infatti evidenziato che le precauzioni per tali lavori non sono state completamente attuate dall'equipaggio della nave e che la disposizione ravvicinata del carico ha ostacolato la visibilità e l'accesso della persona che assisteva alle operazioni di taglio a gas. Sul versante legale, il Tribunale dovrà valutare questioni tecniche complesse relative alla responsabilità contrattuale di Dsv in qualità di spedizioniere, i protocolli di sicurezza applicabili durante le operazioni portuali e la distribuzione delle responsabilità tra i vari attori della catena logistica.






























































