Un gruppo di dipendenti ed ex dipendenti di Maersk negli Stati Uniti ha promosso una class action presso la corte federale del Massachusetts contro la società, i fiduciari del piano e i consulenti esterni. L’accusa riguarda la gestione del fondo pensionistico aziendale, in particolare l’opzione di investimento assicurativa fixed annuity fund, che secondo i ricorrenti avrebbe prodotto rendimenti nettamente inferiori rispetto ad alternative di mercato. La causa coinvolge anche John Hancock Trust Company, in qualità di gestore e amministratore del piano, e Mercer Investments come advisor. Secondo i documenti depositati, dal 2019 i partecipanti avrebbero perso complessivamente circa 22 milioni di dollari a causa della scelta di mantenere il fondo assicurativo, nonostante l’obbligo previsto dalla normativa Erisa di tutelare l’interesse esclusivo dei lavoratori.
I ricorrenti sostengono che John Hancock si trovasse in una posizione di conflitto d’interessi, avendo contemporaneamente il ruolo di fiduciario, gestore e amministratore, con la possibilità di trattenere commissioni e margini sugli investimenti. Né il comitato pensione interno a Maersk né i consulenti Mercer avrebbero esercitato, secondo le accuse, la necessaria vigilanza per individuare e correggere tali criticità. L’azione legale chiede il recupero delle somme considerate perse, il ripristino dei profitti indebitamente trattenuti dai gestori e l’imposizione a Maersk di una più rigorosa supervisione nella selezione dei prodotti previdenziali futuri. La vicenda riguarda oltre seimila partecipanti al piano pensionistico.
Non è la prima volta che Maersk si trova coinvolta in controversie simili negli Stati Uniti. Nel 2024 la società aveva già concluso un accordo transattivo di 225mila dollari in una causa relativa a commissioni eccessive sui piani 401(k). Quell’intesa aveva avuto un impatto economico limitato, ma il nuovo procedimento mette in discussione importi sensibilmente più elevati e si inserisce in un andamento più ampio di contenziosi su trasparenza, costi e indipendenza nella gestione dei fondi pensione aziendali.

































































