Si alza la temperatura sindacale nel porto di Gioia Tauro su due importanti questioni: l'accordo sui turni nel terminal container ed i licenziamenti nella società di rizzaggio. La netta maggioranza dei votanti (731 su 935 dipendenti che avevano diritto ad esprimersi) ha respinto l'intesa sull'organizzazione del lavoro siglata tra i sindacati confederali e la società Medcenter Container Terminal, ma osteggiata dal sindacato autonomo Sul (che nel porto calabrese ha una presenza ben radicata). Ora, quindi, le parti devono riattivare la trattativa.
Il testo bocciato prevedeva dieci riposi annuali che avrebbero sostituito l'attuale pausa di quindici minuti presa ogni sei ore di lavoro, nonché alcuni premi per la presenza e la produttività. E proprio la produttività resta il tema più importante del lavoro nel terminal, che dovrà essere affrontato in un modo alternativo.
La seconda vertenza è esplosa dopo il licenziamento di dodici dipendenti della società di rizzaggio. Attualmente, è in corso la procedura di conciliazione presso la Direzione Territoriale del Lavoro di Gioia Tauro, che terrà la prossima udienza il 24 settembre prossimo. Ad agosto, il 12 e il 20, si è svolto uno sciopero nel porto contro questo provvedimento. I licenziamenti sarebbero causati dalla riduzione delle commesse.
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