Il mercato del lavoro di novembre 2025, secondo le elaborazioni del Sistema Informativo Excelsior, evidenzia un rallentamento della domanda complessiva rispetto all’anno precedente, con 443mila contratti programmati per il mese e oltre 1,3 milioni per il trimestre novembre 2025-gennaio 2026. La flessione di 12mila unità rispetto a novembre 2024 segnala una dinamica più prudente da parte delle imprese, pur in un contesto in cui i servizi continuano ad assorbire la quota più ampia delle assunzioni e il manifatturiero mantiene una base stabile grazie alla meccatronica e alle produzioni a maggiore intensità tecnologica. Il mercato resta caratterizzato da una tensione strutturale tra domanda e offerta: il 45,7% dei profili risulta difficile da reperire, soprattutto per mancanza di candidati.
All’interno di questo quadro, il settore del trasporto merci, del magazzinaggio e della logistica si conferma uno dei comparti più rilevanti per la continuità delle filiere e dei flussi del commercio elettronico. Le imprese che offrono questi servizi prevedono 32.330 assunzioni nel mese e 90mila nel trimestre, pari a circa il 7,3% dell’intera domanda. È un comparto che continua a fare ricorso in misura rilevante alla manodopera straniera, destinata a coprire il 27,0% degli ingressi programmati, quota tra le più elevate nell’economia dei servizi.
Considerando l’area funzionale della logistica all’interno dell’intero sistema produttivo, il peso risulta ancora più marcato. Questo numero comprende le attività legate alla logistica non solo nelle imprese di settore, ma all’interno di qualsiasi titpo di azienda. Queste attività assorbono il 13% delle entrate totali previste, pari a circa 56.350 unità distribuite tra trasporti e distribuzione, acquisti e movimentazione interna. I trasporti e la distribuzione generano 41.450 entrate, mentre le attività di movimentazione interna e approvvigionamento ne assorbono 14.900. Ciò conferma la centralità delle competenze operative e tecniche legate alla continuità dei flussi fisici delle merci, in un contesto in cui l’intensità delle attività rimane elevata nonostante il rallentamento osservato in altri comparti.
Le professioni più richieste continuano a essere quelle a maggiore impatto diretto sulle catene di movimentazione. Gli autotrasportatori merci, con 12.390 assunzioni previste, rappresentano il profilo più ricercato, seguiti dai magazzinieri addetti alla movimentazione delle merci con 10.820 unità. I conducenti di furgoni e i conduttori di carrelli elevatori registrano rispettivamente 4.410 e 1.780 entrate previste, mentre gli addetti alla gestione logistica di magazzino ne concentrano 1.820. L’incidenza di questi profili conferma la necessità di mantenere una forza lavoro specializzata nelle attività di trasporto su gomma, stoccaggio, preparazione ordini e movimentazione interna, ambiti essenziali per sostenere i volumi del commercio elettronico e delle filiere distributive.
Un elemento critico per gli operatori è la difficoltà di reperimento, che nel comparto logistico supera spesso la media nazionale. La domanda di conduttori di veicoli a motore presenta una difficoltà di reperimento pari al 50,3%, con una quota del 35,2% dovuta alla mancanza di candidati. Le difficoltà aumentano ulteriormente per i conduttori di macchine per il sollevamento e la movimentazione, che registrano una criticità del 56,1%. Per gli addetti amministrativi della logistica il tasso si riduce al 28,7%, mentre il personale non qualificato per lo spostamento e la consegna delle merci mostra una difficoltà del 26,3%. Per i conduttori di veicoli l’esperienza specifica è richiesta nel 49,7% dei casi, un dato che continua a incidere sulla capacità delle imprese di inserire rapidamente nuovi addetti.





























































