Fioriscono i contratti nazionali nel trasporto delle merci: il terzo porta la firma del segretario generale di Transfrigoroute Italia Assotir, Claudio Donati, e quello del sindacato Fast Confsal, Pietro Serbassi. Il testo non è ancora stato divulgato, perché è in fase di coordinamento formale ed il 18 febbraio dovrebbe essere depositato al ministero del Lavoro e al Cnel, come prescrive la Legge. Da quella data, sarà possibile sapere quali sono le differenze rispetto agli altri due testi alternativi, ossia il CCNL "storico" dei sindacati confederali e diverse sigle dell'autotrasporto e della logistica e quello firmato il 26 gennaio 2014 da Assotrasporti e UGL Viabilità e Logistica.
In una nota congiunta, le due organizzazioni spiegano che il contratto "È molto caratterizzato dall'attenzione alle esigenze che le piccole e medie imprese e i loro addetti si trovano a vivere, immerse come sono in una situazione di perdurante crisi del settore". Il nuovo CCNL "Non rimette in discussione capisaldi della contrattualistica del settore ormai da molti anni entrati nella prassi delle relazioni sindacali, e, soprattutto, recepisse la spinta all'individuazione nella contrattazione di II° livello e, soprattutto, nella contrattazione aziendale, di elementi ulteriori di flessibilità".
Il segretario generale di Assotir ha anche spiegato sul sito web dell'associazione perché ha deciso di siglare un testo alternativo: "Con tale sottoscrizione, infatti, si viene a colmare il gap politico e funzionale, a cui abbiamo, fin dalla nostra nascita, cercato di trovare risposta, attraverso il confronto con i sindacati dei lavoratori, ad iniziare da quelli confederali aderenti a Cgil, Cisl e Uil. Si è trattato, purtroppo, di un tentativo vano, a causa, per quel che ci è stato sempre riferito, dell'ostilità dichiarata del tavolo datoriale o, per lo meno, di una parte di esso".
Inoltre, prosegue Donati, "La firma del CCNL apre prospettive nuove sul terreno delle relazioni contrattuali, contribuendo a mettere in discussione una sorta di rendita di posizione fin qui esercitata dalle rappresentanze 'storiche', sia dei sindacati che delle associazioni datoriali del settore anche al di là dell'effettiva verifica, sul terreno, di tale rappresentanza".
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