Flexis ha presentato a Solutrans 2025 gli sviluppi più recenti del proprio progetto di logistica urbana elettrica, sottolineando il passaggio da costruttore di veicoli a fornitore operativo per gli operatori del trasporto nelle aree metropolitane. La società europea, nata nel 2024 dalla collaborazione tra Renault Group, Volvo Group e Cma Cgm, ha illustrato a Lione il nuovo servizio di gestione operativa delle flotte, basato su telematica avanzata, strumenti digitali e un’assistenza diretta nei depositi che mira ad aumentare l’efficienza dei mezzi in attività quotidiana.
Il pubblico della fiera lionese ha potuto vedere anche due prototipi di furgoni elettrici destinati alla distribuzione a corto raggio, modelli che entreranno in produzione nel 2026 e che fanno parte della nuova famiglia di veicoli costruita su una piattaforma nativa elettrica con architettura Software Defined Vehicle. Secondo quanto comunicato dall’azienda, la piattaforma consente l’invio di dati in tempo reale ai gestori di flotta, aggiornamenti da remoto e la predisposizione a integrazioni incrementali lungo l’intero ciclo di vita del mezzo.
Secondo la società, l’accesso alla gamma avverrà nell’ambito di una fase d’industrializzazione e pre-commercializzazione che precede l’avvio produttivo nello stabilimento Renault di Sandouville nel 2026. Flexis segnala inoltre dieci lettere di intenti firmate in Francia, Regno Unito e Germania, con una potenziale domanda fino a 15mila veicoli in tre anni. Tra gli operatori coinvolti figurano Colis Privé e Hived, che collaboreranno allo sviluppo di soluzioni calibrate sulle esigenze operative proprie e dei loro subappaltatori.
La gamma comprende tre modelli. Il furgone step-in è caratterizzato da porte anteriori scorrevoli e da un’altezza interna di 1,90 metri che permette il passaggio interno agevole dall’area di guida a quella di carico, facilitando le operazioni frequenti di salita e discesa. Il furgone panel van, progettato per garantire maneggevolezza e un’altezza complessiva di 1,9 metri, è pensato per accedere senza vincoli a parcheggi sotterranei e infrastrutture cittadine. Il cabinato cargo van offre invece una struttura modulare con furgonatura adattabile a differenti configurazioni, comprese soluzioni isotermiche per il trasporto a temperatura controllata. Tutti i veicoli condividono pavimento ribassato, possibilità di personalizzazione dell’allestimento e batterie ad alta capacità in grado di raggiungere l’80% della carica in meno di venti minuti, con un’autonomia fino a 450 chilometri secondo il ciclo Wltp.
Sul versante digitale, Flexis ha presentato Interface, la piattaforma che riunisce dati di bordo e strumenti operativi per i clienti professionali, con funzioni come il tracciamento dei pacchi e l’apertura dei veicoli senza chiavi. Il progetto prosegue con l’introduzione del programma di gestione delle flotte destinato agli operatori dell’ultimo chilometro, che comprende manutenzione programmata, gestione della ricarica, ottimizzazione dei turni, diagnosi a distanza e assistenza tecnica in deposito da parte dei Flexis Fleet Advisors. L’azienda segnala che il servizio è multimarca e si può applicare a veicoli con qualunque tecnologia di trazione, anche se privi di connettività nativa.
Secondo una valutazione della società, una flotta di 25 veicoli avrebbe ridotto i costi operativi di oltre 20mila euro in tre mesi grazie alla migliore pianificazione dei cicli di ricarica e all’aumento dei tempi di disponibilità dei veicoli. La strategia per rendere scalabile il servizio poggia su due accordi siglati con Geotab e Ampeco. Il primo permetterà di raccogliere in modo omogeneo i dati da veicoli eterogenei o poco connessi; il secondo consentirà l’integrazione della gestione energetica, dal depot charging al controllo dinamico dei costi elettrici.
L’azienda ha illustrato anche l’ecosistema di servizi centrato su quattro ambiti: disponibilità dei mezzi, efficienza operativa, gestione dell’energia e dei sistemi di ricarica e servizi finanziari. Tali attività saranno realizzate tramite la piattaforma digitale FlexE Connect, le reti di assistenza europee di Renault Group e Volvo Group e un centro operativo dedicato. Secondo quanto riferito dal responsabile dei servizi e delle soluzioni, Pierre Sirolli, l’obiettivo è fornire raccomandazioni personalizzate basate sulla connettività dei veicoli, ottimizzare i percorsi di consegna, contenere i guasti attraverso manutenzione preventiva e predittiva e garantire continuità di supporto per risolvere rapidamente eventuali criticità.
Lo sviluppo della gamma ha richiesto un investimento di 350 milioni di euro e ha portato alla realizzazione di venti prototipi che dal marzo 2024 accumulano circa novemila ore di prova. La produzione in serie inizierà a metà 2026 e i veicoli saranno venduti direttamente ai gestori di flotte, mentre Renault Group e Renault Trucks li proporranno anche nei rispettivi canali commerciali.
Massimiliano Barberis


































































