Un tribunale degli Stati Uniti dovrà trattare una causa intentata da una società svedese a una danese. La prima è il costruttore di camion elettrici Einride e la seconda la multinazionale del trasporto marittimo e della logistica Maersk. La disputa legale ha preso forma nella causa depositata il 15 novembre 2024 presso la Superior Court della Contea di Los Angeles, identificata con il numero 24STCV30286. Secondo i documenti presentati, Einride sostiene che Maersk abbia violato gli accordi stipulati nel 2022 per l’implementazione di una flotta di trecento camion elettrici destinati alle attività statunitensi della divisione Performance Team. L’obiettivo era contribuire alla riduzione delle emissioni della rete nord-americana del Gruppo danese nel quadro del percorso verso le emissioni nette zero fissato al 2040.
Il contratto originario, annunciato pubblicamente nel marzo 2022, prevedeva la consegna progressiva dei veicoli tra il 2023 e il 2025. Secondo quanto riportato dal sito specializzato danese Shippingwatch, Maersk avrebbe interrotto l’impegno nel 2024 ritenendo che il costruttore svedese non fosse in grado di garantire le consegne previste. Secondo Einride, invece, la risoluzione sarebbe avvenuta senza giustificazioni conformi ai termini contrattuali e con un impatto diretto sugli obiettivi di riduzione delle emissioni che la collaborazione avrebbe dovuto supportare. Il riferimento alle emissioni nette zero è centrale nella documentazione giudiziaria, che richiama gli impegni assunti da entrambe le parti al momento della firma dell’accordo quinquennale.
L’intesa andata in frantumi aveva una portata significativa. L’annuncio del 2022 aveva definito la collaborazione come la più ampia iniziativa per rendere più sostenibile il trasporto merci nel mercato statunitense. L’accordo comprendeva non solo la fornitura dei camion elettrici di classe 8, ma anche un’infrastruttura tecnologica integrata: 150 stazioni di ricarica, sistemi di connettività e la piattaforma operativa saga, sviluppata da Einride per la gestione delle flotte elettriche. La rete avrebbe dovuto movimentare oltre un milione di spedizioni nel periodo previsto, incidendo sui processi di stoccaggio, distribuzione e trasporto nei principali poli logistici gestiti da Performance Team.
La complessità del caso è accentuata dal fatto che Maersk Growth, la divisione d’investimento del gruppo, aveva partecipato nel 2021 a un round di finanziamento di Einride, presentando pubblicamente la strategia come un tassello della transizione verso la trazione elettrica nell’autotrasporto. L’improvvisa rottura del 2024 ha sollevato interrogativi sulla coerenza tra gli impegni industriali e quelli finanziari, un punto che nella causa emerge come elemento di contesto non secondario.
Sul fronte finanziario, la vicenda arriva in una fase impegnativa per la società svedese. Secondo i risultati riportati dalla stampa scandinava, Einride ha ridotto le perdite operative del 35% nel 2024 rispetto all’anno precedente, dopo un 2023 chiuso con un passivo superiore a 1,3 miliardi di corone svedesi. Le difficoltà di liquidità avevano portato a una razionalizzazione dei costi e alla riduzione del personale, mentre l’azienda continuava a espandere la presenza internazionale con clienti nei settori alimentare, bevande e industria. Nel novembre 2025, Einride ha annunciato un progetto di quotazione tramite fusione con una società veicolo, operazione che valuta l’azienda intorno a 1,8 miliardi di dollari (circa 1,7 miliardi di euro).
Il procedimento coinvolge tre soggetti: Einride ab, Einride Us Inc ed Einride Inc. Nel gennaio 2025 è stata presentata una mozione per sigillare alcune parti della denuncia, accolta senza opposizioni. Al momento, il caso è assegnato al dipartimento 53 della Superior Court della Contea di Los Angeles. Né Maersk né Einride hanno fornito chiarimenti dettagliati sui motivi operativi specifici della rottura, mentre resta confermato che Maersk ha avviato in parallelo ordini con altri costruttori, tra cui Volvo, nell’ambito del piano più ampio di elettrificazione della flotta nord-americana.

































































