Il 2026 si prospetta come un anno di disagi e di difficoltà in Baviera. Il gestore della rete ferroviaria tedesca DB InfraGo ha pianificato un vasto programma di rinnovamento che interessa alcune linee bavaresi, corridoi di transito anche per la direttrice del Brennero. Grazie a nuove risorse rese disponibili sul fondo dedicato alle infrastrutture, sarà avviato un piano di potenziamento e ammodernamento che interesserà 500 chilometri di binari con la sostituzione di oltre 200 deviatoi. Saranno investiti altri quattro miliardi, oltre ai lavori già programmati e in corso.
Alcuni di questi interventi riguardano la rete S-Bahn di Monaco, quindi il servizio suburbano passeggeri, ma saranno coinvolti anche alcuni itinerari ferroviari principali. Escludendo la tratta più periferica che prende il via da Lindau sul lago di Costanza, i lavori interesseranno le direttrici tra Augusta, Norimberga, Ulm e Monaco, in pratica la rete che partendo dalla capitale della Baviera si dirama verso il nord della Germania.
Le Autorità bavaresi esprimono un giudizio positivo su questi investimenti perché rappresentano un po’ una svolta rispetto a un passato anche recente dove la Baviera, nonostante le sue dimensioni territoriali, era vista dalle ferrovie federali come un’area quasi periferica, soprattutto dopo l’unificazione tedesca del 1990 che ha spostato l’asse dell’attenzione sull’integrazione delle reti centrali. Ne è testimonianza il calo di interesse, da allora, per gli investimenti lungo l’asse del Brennero e in particolare le linee di accesso dalla Germania verso l’Austria e quindi verso il tunnel di base con l’Italia.
Senza nulla togliere alla portata e ai risvolti positivi degli interventi sulla rete ferroviaria in Baviera, tutti concentrati sui corridoi ad alta capacità, c’è da registrare l’ennesimo rischio di pesanti ricadute sulle linee con chiusure prolungate, variazioni di percorso e inevitabili soppressioni di treni, in particolare quelli merci. Anche perché i progetti del 2026 vanno ad aggiungersi agli interventi già in corso nel Werdenfelser Land (Alta Baviera) e nell’Alto Palatinato che attraverso Ratisbona raggiunge Norimberga.
È ancora recente il ricordo dei disservizi che hanno accompagnato uno dei principali progetti di potenziamento della rete tedesca con la chiusura completa per lavori durati cinque mesi della Francoforte-Mannheim, conosciuta anche come Riedbahn, una delle direttrici ferroviarie con il maggior carico di traffico e asse centrale del corridoio Reno-Alpi. La scelta del gestore della rete DB InfraGo di concentrare tutti gli interventi di potenziamento in occasione delle chiusure programmate, da un lato evita lo stillicidio dei cantieri che si protraggono a lungo nel tempo, ma dall’altra parte rende difficile gestire itinerari alternativi, soprattutto per i treni merci, vista la saturazione delle linee disponibili.
Piermario Curti Sacchi































































