All’inizio di settembre 2025 Swiss Post e la catena di grande distribuzione Migros Online hanno annunciato la sperimentazione delle consegne di pacchi alla porta del destinatario usando un robot quadrupede sviluppato da Rivr. Il test avverrà nella città di Regensdorf, vicino Zurigo. Swiss Post sarà il fornitore logistico, mentre le consegne di Migros Online saranno integrate attraverso i canali già esistenti. L’obiettivo è valutare in che modo l’automazione possa migliorare l’efficienza, ridurre le fatiche fisiche per i dipendenti e aumentare la qualità dell’esperienza per i clienti, senza però modificare i processi logistici già consolidati. L’intero processo sarà comunque supervisionato da personale umano per garantire sicurezza. Il progetto intende anche capire se soluzioni robotiche possano ridurre le distanze da percorrere a piedi e i carichi pesanti per i lavoratori, migliorando allo stesso tempo la sostenibilità del servizio.
Quella con Posta Svizzera non è però la prima prova sul campo dei robot Rivr. La società ha già condotto sperimentazioni in diversi contesti urbani, dagli Stati Uniti all’Europa, dove i robot hanno affrontato scenari complessi caratterizzati da marciapiedi affollati, attraversamenti pedonali e accessi angusti. Nei campus universitari americani, per esempio, i robot hanno gestito consegne in aree miste, arricchendo la base dati centrale con informazioni preziose per l’affinamento dell’intelligenza artificiale. In Europa, ulteriori sperimentazioni hanno riguardato quartieri cittadini con infrastrutture datate e percorsi irregolari, situazioni che hanno consentito di mettere alla prova le capacità di navigazione adattiva e la resistenza meccanica dei mezzi.
A questo percorso si aggiunge la recente collaborazione con Just Eat Takeaway.com, una delle principali piattaforme mondiali di consegna di cibo a domicilio. Da agosto 2025, a Zurigo i robot Rivr sono già operativi nella consegna di ordini reali da ristoranti locali, con piani di estensione ad altre città europee entro l’anno e possibili applicazioni future anche nel commercio al dettaglio e nei convenience store. In questo caso, i robot sono stati configurati per missioni ad alta frequenza e tempi di risposta ridotti: dotati di un vano isolato da 40 litri con divisori interni, garantiscono la protezione dei pasti e la consegna senza spostamenti accidentali del contenuto.
La velocità di punta, pari a circa 15 chilometri orari, consente loro di operare anche in condizioni meteorologiche difficili come pioggia, neve o vento, garantendo continuità del servizio. Il processo ricalca quello delle consegne tradizionali: il ristorante inserisce l’ordine nel box sigillato, il cliente riceve una notifica all’arrivo e può sbloccare il vano per ritirare il proprio pasto. Tutte le unità sono controllate in tempo reale dal centro operativo, che assicura intervento immediato in caso di necessità. Secondo Marko Bjelonic, amministratore delegato di Rivr, questa collaborazione rappresenta un’anticipazione di come l’automazione potrà integrarsi naturalmente nelle città, rendendo le consegne più intuitive, sicure e a misura di cittadino.
Al cento della piattaforma Rivr c’è una General Physical AI, ossia un’intelligenza artificiale fisica progettata per far operare numerosi robot in ambienti reali e a contatto con le persone. La formazione di questa intelligenza si basa su un approccio combinato: da un lato l’uso dell’apprendimento rinforzato in simulazioni Gpu avanzate, che permette al robot di sviluppare mobilità e capacità manipolative in pochi giorni di addestramento; dall’altro l’apprendimento supervisionato, che integra dati reali raccolti sul campo, perfezionati grazie all’intervento remoto di esperti umani che guidano il robot nelle situazioni più complesse. Questo processo alimenta un ciclo virtuoso, definito Data Flywheel: ogni consegna produce nuove informazioni, che vengono elaborate a livello centrale e restituiscono competenze più raffinate a tutta la flotta. Più missioni vengono svolte, più l’autonomia cresce, riducendo progressivamente la necessità di supporto umano.
Dal punto di vista ingegneristico, la scelta di Rivr è una piattaforma ibrida che unisce ruote e gambe. Le prime garantiscono velocità e autonomia, cinque volte superiori rispetto a sistemi esclusivamente basati su arti robotici; le seconde consentono di affrontare scale, cordoli e terreni irregolari. L’insieme è completato da una dotazione sensoriale avanzata, che comprende telecamere, LiDar e sistemi di percezione multimodale, indispensabili per il riconoscimento dell’ambiente e per la navigazione sicura. A questi si aggiungono un braccio robotico, capace di aprire cancelli o posizionare pacchi davanti a una porta, e un contenitore isolato che permette di trasportare più unità di carico, dalla spesa ai pacchi di medie dimensioni. L’elettronica centrale, alloggiata nel torso, governa l’intero sistema, coordinando i movimenti e l’elaborazione dei dati.
Il modello di punta del robot quadrupede, denominato Rivr One, è stato progettato per garantire un servizio di consegna integrato e flessibile, capace di operare tanto nell’ultimo chilometro quanto negli ultimi cento metri. La sua architettura permette di lavorare in modalità autonoma su strada o di interagire direttamente con furgoni autonomi, dai quali può prelevare i pacchi per completare la missione fino al cliente finale.
Secondo Rivr, le prestazioni del robot sono rilevanti: una velocità superiore al passo umano, sistemi di arresto d’emergenza sia automatici sia manuali, e una visibilità migliorata da luci e indicatori che consentono di operare in sicurezza anche nelle ore notturne. Il disegno è pensato per garantire interazione sicura con pedoni, ciclisti e persino animali domestici, evitando spazi sensibili come giardini o aree verdi. L’autonomia energetica elevata e la ricarica rapida consentono una continuità di servizio, mentre la capacità di carico e la possibilità di consegne senza presidio ampliano gli scenari di utilizzo.
Non meno importante è l’infrastruttura di gestione che sostiene la flotta. Tutti i robot sono connessi a un sistema cloud che consente il controllo costante delle missioni e l’intervento remoto di operatori in caso di necessità. Questo approccio ibrido, che combina autonomia e supervisione, costituisce un elemento essenziale per la sicurezza e la scalabilità industriale del modello. Ogni missione diventa non solo un’operazione logistica, ma anche un’occasione di addestramento che rende più efficiente l’intero sistema.































































