Il primo agosto 2025, la Guardia di Finanza ha comunicato che i militi del Comando Provinciale di Roma hanno sequestrato nel porto di Civitavecchia una spedizione di cocaina, nascosta in un container frigo proveniente dall’Ecuador. È avvenuto durante i consueti controlli nell’area portuale, durante i quali una pattuglia ha notato un gruppo di persone che si aggirava vicino alla banchina. Dopo l’intimazione dell’alt, il gruppo è fuggito, lasciando a terra tre borse contenenti 45 panetti di cocaina, del valore sulla piazza di circa cinque milioni di euro.
Questo sequestro è inferiore ad altri che riguardano sempre il traffico di cocaina tra l’America Latina e l’Europea, ma è il segnale di una diversificazione delle rotte attuata dai narcotrafficanti per evitare gli scali tradizionali, ma ormai molto controllati, come in Italia quello di Gioia Tauro. Per quanto riguarda Civitavecchia, questo è il terzo importante sequestro di cocaina negli ultimi tre anni. Ad agosto del 2024 i Carabinieri arrestarono tre persone che avevano 51 tonnellate distribuite su tre autovetture a noleggio, mentre stavano uscendo dal porto. A novembre dello stesso anno la Polizia di Frontiera ha trovato 87 chili di cocaina sotto il sedile del conducente di un autoarticolato proveniente da Barcellona.


































































