L’andamento settimanale dei noli medi spot del trasporto marittimo di container rilevati dal Drewry World Container Index al 4 dicembre 2025 ha registrato un aumento del 7% dell’indice composito, quello che integra tutte le rotte considerate, risalendo a 1.927 dollari per container da 40 piedi. Il confronto annuale resta però negativo: il livello attuale è inferiore del 45% rispetto a dicembre 2024, confermando la distanza dai valori raggiunti nel recente ciclo espansivo. Dopo tre settimane di contrazione, che avevano riportato i valori ai livelli più bassi da gennaio 2025, il mercato mostra quindi un segnale di inversione in particolare sulle rotte transpacifiche e sull’asse Asia-Europa. Rimangono invece statiche o in calo le relazioni atlantiche.
Secondo Drewry, il recupero è legato sia alla domanda stagionale sia a una nuova strategia tariffaria adottata da alcune compagnie marittime. Gli armatori stanno infatti sostituendo gli aumenti quindicinali dei noli con rialzi più contenuti ma applicati su base settimanale. L’obiettivo è mantenere una pressione costante verso l’alto evitando che gli aumenti si disperdano rapidamente. Questo approccio ha contribuito alla ripresa attuale, spingendo Drewry a prevedere una stabilità dei noli nella settimana successiva.
Sulle rotte Asia-Europa il mercato beneficia da tre settimane del rafforzamento delle tariffe fak, applicato dagli operatori in vista delle trattative contrattuali annuali. A ciò si aggiunge l’incertezza sulla piena riapertura del canale di Suez. La rotta rimane il collegamento naturale tra Asia e Mediterraneo e un ripristino completo dei transiti riporterebbe capacità aggiuntiva nel sistema, esercitando una pressione al ribasso sui noli. L’effetto sarebbe comunque graduale, poiché la riallocazione delle navi verso l’asse est-ovest potrebbe generare congestione negli scali.
Le rotte tra Cina e Unione Europea mostrano gli aumenti più evidenti. Il collegamento Shanghai-Genova raggiunge 2.648 dollari, pari a un aumento del 15% e a una variazione assoluta di 348 dollari (circa 323 euro). Su base annua il calo rimane comunque marcato, pari al 52%. La tratta Shanghai-Rotterdam sale del 4% a 2.241 dollari, con un arretramento del 53% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Più contenuto il rimbalzo sulla relazione di ritorno Rotterdam-Shanghai, che con un aumento del 2% arriva a 460 dollari, mentre il confronto annuale segna un -11%.
Sul fronte transpacifico, la relazione Shanghai-Los Angeles registra una crescita dell’8% e raggiunge 2.256 dollari, mentre la rotta verso New York sale del 6% a 2.895 dollari. Il calo annuale rimane ampio, rispettivamente del 39% e del 44%. In controtendenza la rotta di ritorno Los Angeles-Shanghai, stabile a 719 dollari, con una variazione nulla rispetto a un anno fa.
Le relazioni transatlantiche mantengono invece un andamento debole. La rotta New York-Rotterdam scende dell’1% a 916 dollari, ma resta l’unico collegamento dell’intero paniere in crescita su base annua, con un +14%. Il collegamento Rotterdam-New York cala del 2% e si attesta a 1.632 dollari, registrando un -38% rispetto allo scorso anno.
Il quadro generale conferma un mercato in fase di aggiustamento, nel quale i rialzi settimanali non sono ancora in grado di compensare la forte riduzione dei noli osservata negli ultimi dodici mesi. La progressiva ridefinizione delle capacità lungo le principali direttrici est-ovest, insieme alle incertezze operative legate a Suez, continuerà a influenzare la dinamica dei prezzi nelle prossime settimane.

































































