Dopo il grido d’allarme lanciato da Giuliano Gallanti (AP Livorno) e Nereo Marcucci (Confetra) sull’urgenza di diversificare le attività portuali a Livorno dopo l’esclusione dal network P3, da Genova interviene Luigi Negri, numero uno di GIP – Gruppo Investimenti Portuali – la società che controlla il Terminal Sech di Genova e il Terminal Darsena Toscana (oltre al 40% del VTE).
“L’alleanza P3 naturalmente ha scelto i porti che possono accogliere navi grandi, pertanto Livorno da questa selezione è rimasta esclusa per i noti problemi (in primis i dragaggi, ndr)”. Negri prosegue il suo ragionamento sottolineando che “Questa alleanza per adesso si concentra sulle tratte East-West e viceversa. In pratica, ciò che è fortemente in dubbio sono i servizi per il Nord America e Far East di questi tre importantissimi vettori. Secondo quanto si apprende dalla stampa, sulle altre rotte gli stessi vettori sono liberi di continuare le alleanze con i loro attuali partner”.