L’assemblea degli azionisti della holding Atlantia ha approvato a larghissima maggioranza la cessione dell’intera quota di Autostrade per l’Italia a un consorzio composto da Cassa depositi e Prestiti e due fondi d’investimento.

Il Comitato San Cristoforo di Genova, che raccoglie cittadini e imprese, ha presentato un esposto per chiedere il sequestro preventivo di Autostrade per l’Italia come garanzia del risarcimento per il crollo del ponte Morandi.

Nella notte tra il 14 e 15 luglio è terminato il lungo Consiglio dei Ministri che ha posto le condizioni per un accordo con Autostrade per l’Italia. La società manterrà le concessioni autostradali, ma Cassa Depositi e Prestiti entrerà progressivamente nel capitale. Potranno diminuire i pedaggi.

Al termine della riunione del Consiglio di amministrazione del 17 settembre 2019, la società che controlla Autostrade per l’Italia ha annunciato un accordo di risoluzione consensuale dell’amministratore delegato e direttore generale.

Il 22 agosto 2018 si è riunito il Consiglio di amministrazione della società che controlla Autostrade per l’Italia per stabilire i primi interventi dopo il crollo del ponte Morandi e dopo la lettera di contestazione del Governo.