La concessione trentennale rilasciata dall’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale all’Italiana Petroli segna un passaggio rilevante per il porto di Barletta. L’atto, firmato il 25 novembre 2025 nella sede di Bari dal presidente dell’Autorità Francesco Mastro e dal procuratore speciale della società Giovanni Iapella, riguarda un’area di quasi 19mila metri quadrati in prossimità della banchina 12 e conferma il mantenimento dell’autorizzazione unica Zes. Secondo l’Autorità, la concessione consentirà la ristrutturazione con ampliamento del deposito carburanti sul molo di Tramontana e l’avvio di un riordino complessivo delle funzioni energetiche dello scalo.
La documentazione firmata prevede la realizzazione di nuovi serbatoi nella testata del molo di Tramontana e, parallelamente, l’impegno della società a rimuovere i serbatoi attualmente collocati alla radice del molo commerciale, in banchina 3. L’intervento permetterà di liberare un’area confinante con il tessuto urbano, con effetti diretti sulla fruibilità degli spazi e sull’integrazione tra porto e città.
Il cronoprogramma stabilisce che Italiana Petroli presenti entro il 31 marzo 2026 la pianificazione dettagliata dei lavori, da completarsi entro il 31 dicembre 2028. Le attività di rimozione delle installazioni oggi operative nella banchina 3 dovranno invece concludersi entro il 31 dicembre 2029. Secondo l’Autorità, il trasferimento degli impianti modificherà in modo rilevante l’assetto dello scalo, aumentandone sicurezza e capacità operative.
Il nuovo hub energetico sarà realizzato da Italiana Petroli nell’area individuata dal piano regolatore del porto, collocata a maggiore distanza dal centro abitato rispetto agli impianti esistenti. Secondo quanto dichiarato da Iapella, l’accordo di lunga durata rafforza la presenza storica dell’azienda a Barletta, avviata nel 1956, e consente di concentrare in un’unica piattaforma tecnologicamente avanzata tutte le movimentazioni di prodotti energetici. La società afferma che la riorganizzazione del deposito contribuirà alla valorizzazione dell’area portuale e alla razionalizzazione delle attività logistiche connesse allo stoccaggio e alla spedizione dei carburanti.
Attualmente il deposito opera in area demaniale del porto commerciale, a ridosso del molo marittimo utilizzato dalle navi cisterna provenienti dalla raffineria Api di Falconara marittima. Le attività comprendono ricezione attraverso oleodotto, stoccaggio, additivazione e spedizione di benzine e gasoli. Le infrastrutture includono una pensilina per idrocarburi con carico dal basso, struttura metallica ancorata su plinti interrati e piattaforma in cemento dotata di canaline di scolo grigliate. Le operazioni legate alla futura ristrutturazione dovranno quindi integrarsi con l’attuale organizzazione dei flussi di carburante, in un contesto di transizione verso un impianto unitario collocato in area più periferica rispetto alla città.





















































