La sceneggiata delle nomine dei presidenti delle Autorità di Sistema Portuale non ha una pausa estiva, anzi ad agosto 2025 stanno apparendo gli episodi più vivaci. Prima in Sardegna, dove l’attuale presidente Massimo Deiana – in proroga fino al 31 agosto – non ha aperto la porta e acceso il computer al commissario straordinario Domenico Bagalà nominato dal ministro dei Trasporti e poi in Sicilia. In quest’ultimo caso, il 18 agosto 2025 il ministro dei Trasporti ha annunciato la nomina di Annalisa Tadino (ex eurodeputata leghista) a commissaria straordinaria dell’Asp della Sicilia Occidentale, alla scadenza del mandato di Pasqualino Monti.
Ma su questa nomina è esplosa l’ennesima controversia tra Lega e Forza Italia sulle questioni portuali. Infatti, il presidente della Regione, Renato Schifani, ha immediatamente annunciato il ricorso al Tar, con richiesta di sospensione cautelare. Secondo la Regione, sussistono “Due profili d’illegittimtà evidenti”.
Il primo aspetto contestato riguarda "la totale assenza di concertazione con la Regione Siciliana, in violazione delle norme che prevedono espressamente una preventiva intesa tra le parti". La normativa vigente, disciplinata dalla legge 84/94 modificata dal Decreto legislativo 169/2016, stabilisce infatti che il presidente dell'Autorità portuale sia nominato "previa intesa con la Regione interessata". Questa procedura di concertazione non è stata rispettata, secondo la Regione, configurando una violazione del principio di leale collaborazione tra diversi livelli istituzionali.
Il secondo profilo di illegittimità riguarda "la mancanza dei requisiti soggettivi richiesti dalla normativa per l'assunzione dell'incarico". La Legge richiede infatti "massima e comprovata qualificazione professionale nei settori dell'economia dei trasporti e portuale". Secondo la Regione, l'esperienza di Tardino nelle commissioni europee Trasporti e Pesca non costituirebbe una "comprovata e specifica esperienza nel settore" come richiesto dalla normativa.
La carriera politica di Tardino, laureata in Giurisprudenza, è iniziata nel 2018 con la candidatura a sindaco di Licata per la Lega, poi nel 2019 venne eletta al Parlamento Europeo con 32.884 preferenze, risultando la candidata leghista più votata nella circoscrizione Isole dopo Matteo Salvini. Durante il mandato europeo, ha partecipato alle commissioni Libe (Libertà civili, giustizia e affari interni), Pesca e successivamente Trasporti e Turismo. Ha ricoperto anche il ruolo di commissario regionale della Lega in Sicilia prima di essere sostituita da Claudio Durigon nel 2024.
La nomina di Tardino ha riacceso le mai sopite tensioni tra Lega e Forza Italia all'interno della coalizione di centrodestra. Il contrasto tra il ministro dei Trasporti e Renato Schifani non è nuovo: già in passato si registrarono attriti su questioni come il finanziamento del Ponte sullo Stretto, con la Regione Sicilia costretta a contribuire con oltre 300 milioni di euro senza preventiva concertazione. Schifani ha anticipato la sua posizione già ad aprile 2025, dichiarando di non avere "intenzione di fare da notaio" per le scelte dei presidenti delle Asp dell'isola. Il presidente sottolineò l'importanza di garantire "il meglio per le strutture importanti come strade, porti e aeroporti, scegliendo figure non politiche ma di acclarate competenze ed esperienze".
Alle reazione della Regione, il ministero dei Trasporti ha reagito affermando che la nomina di Tadino "risponde a tutti i requisiti richiesti dalla normativa" e consentirà di "garantire la piena operatività e lo sviluppo dell'Autorità, in continuità con le politiche nazionali di rilancio del sistema portuale e logistico". Il ministero ha sottolineato che la scelta valorizza "un profilo tecnico-istituzionale legato al territorio" e rappresenta un "segnale di discontinuità".
Alla Tadino, la Regione Sicilia contrappone l’attuale segretario generale dell’Autorità portuale, Luca Lupi, che potrebbe meglio garantire la continuità con la presidenza Monti. Lupi ha trascorso l’intera vita professionale nel trasporto e ha svolto anche docenze universitarie specializzate in intermodalità, logistica integrata e politiche europee dei trasporti.
L’Autorità di Sistema Portuale della Sicilia Occidentale gestisce i porti di Palermo, Termini Imerese, Trapani, Porto Empedocle, Licata e Gela. I dati economici mostrano una crescita negli ultimi anni: i ricavi correnti sono aumentati da 13,4 milioni di euro nel 2017 a quasi 30 milioni nel 2023, registrando un incremento superiore al 100%. In particolare spiccano i traffici ro-ro e quelli crocieristici. Ma probabilmente al centro della questione ci sono gli investimento superiori al miliardo di euro programmati dall’Autorità, dei quali oltre 600 milioni già appaltati e 400 milioni in fase di appalto.
I progetti comprendono il completamento dei dragaggi dei fondali, la riorganizzazione degli spazi portuali, il miglioramento dell'accoglienza per turisti e crocieristi e l'elettrificazione delle banchine. L'Autorità ha inoltre siglato accordi di partenariato pubblico-privato per l'efficientamento energetico e il miglioramento dei servizi portuali. Nel contesto del Pnrr, sono previsti ulteriori investimenti per la digitalizzazione e la cibersicurezza dei porti.
Pasqualino Monti, che ha guidato l'Autorità dal 2017 al 2025, lascia un'eredità significativa caratterizzata da trasformazioni strutturali e crescita economica. Durante il suo mandato, ha promosso il rivoluzionario progetto del molo trapezoidale nel porto di Palermo e ha supervisionato la crescita imponente del porto di Trapani. La strategia di Monti ha puntato sull'integrazione tra i diversi porti del sistema, creando sinergie operative e commerciali che hanno contribuito alla crescita complessiva dei traffici.


















































