A dicembre 2025 il ministero della Difesa ha concluso le procedure di gara gestite da Commiservizi – la centrale di committenza della Difesa - per affidare i trasporti per il 2026, che assumono una particolare importanza in questa fase di riarmo. Le assegnazioni si polarizzano tra Dsv, che si occuperà di quasi tutte le attività marittime e stradali, e il polo logistico del gruppo Ferrovie dello Stato, che mantiene il controllo esclusivo del trasporto ferroviario a valenza strategica.
Il trasporto marittimo è stato affidato a Dsv su una base d’asta di 24,1 milioni di euro, con un ribasso del 12,37%. L’unica offerta concorrente, presentata da Jas, si è fermata a un ribasso dell’11,11%, confermando una competizione limitata su un servizio ad alta specializzazione tecnica. Il contratto prevede la disponibilità continuativa di due navi ro-ro in uso esclusivo, requisito che restringe il perimetro degli operatori in grado di partecipare alla gara. Le unità devono essere registrate sotto bandiera Unione Europea o Nato, costruite dopo il 2010 e dotate di una capacità compresa tra 1.000 e 1.500 metri lineari, con rampe in grado di sostenere carichi superiori a 52 tonnellate, condizione indispensabile per l’imbarco di mezzi cingolati pesanti. Accanto a questa dotazione fissa, il bando consente l’impiego di navi ro-ro o cisterna in modalità spot e l’acquisto di passaggi ponte su linee commerciali per esigenze non continuative, aumentando la flessibilità operativa del dispositivo logistico.
Dsv si è aggiudicata anche il lotto relativo al trasporto stradale e ai servizi di spedizione, con una base di gara pari a circa 23,8 milioni di euro. In questo caso l’elemento più rilevante è rappresentato dal ribasso del 74,02%, nettamente superiore a quello dell’unico concorrente, un raggruppamento guidato da Jas con FS Logistix, che si è attestato al 23,27%. Il perimetro del servizio copre un insieme molto ampio di attività, che comprende il trasporto di materiali generici, prodotti farmaceutici e merci sensibili, le movimentazioni eccezionali fuori sagoma o fuori peso, il trasferimento di quadrupedi, i servizi di navettamento e le spedizioni multimodali, con integrazione di tratte aeree o tramite corriere espresso. L’esito della gara rafforza in modo significativo la posizione di Dsv come interlocutore unico della Difesa per la logistica quotidiana su strada.
Il trasporto ferroviario rimane invece saldamente in capo al gruppo Ferrovie dello Stato. Il raggruppamento temporaneo di imprese composto da FS Logistix e Mercitalia Rail si è aggiudicato il servizio su una base d’asta di 14,2 milioni di euro, con un ribasso del 22%. Il contratto copre il trasporto a carro completo di mezzi corazzati pesanti, come carro Ariete e Leopard, mezzi blindati tra cui Centauro e Vcc Dardo, semoventi M109 e veicoli ruotati o cingolati sotto le 20 tonnellate. È compreso anche il trasporto ferroviario di carburanti, elemento centrale per la proiezione operativa delle Forze armate. Dal punto di vista logistico, il servizio comprende l’ultimo chilometro ferroviario all’interno di porti e scali, e la possibilità di agganciare carrozze passeggeri ai convogli merci per il personale di scorta, configurando una soluzione intermodale integrata.
La struttura delle assegnazioni per il 2026 conferma una continuità evidente rispetto all’anno precedente, almeno per il segmento ferroviario. Nel 2025, infatti, il servizio su rotaia era già stato affidato tramite procedura negoziata allo stesso perimetro industriale, allora composto da Mercitalia Rail e Mercitalia Logistics, per un importo pari a circa 12,7 milioni di euro. La conferma dell’operatore evidenzia il ruolo centrale del trasporto ferroviario nella movimentazione strategica di mezzi pesanti tra basi operative e porti di imbarco, ambito nel quale le competenze infrastrutturali e industriali del gruppo FS restano difficilmente replicabili.





























































