Amazon sta accelerando sulle nuove tecnologie nella logistica, sia all’interno dei magazzini, sia nelle consegne dell’ultimo chilometro. In quest’ultimo caso, sta sperimentando gli smart glasses per la realtà aumentata Amelia, dotati d’intelligenza artificiale e visione computerizzata, negli autisti dei corrieri. In Nord America è già in corso un programma pilota con qualche centinaio di conducenti.
Questi occhiali hanno due micro telecamere, una centrale e una sulla tempia, e supporto per lenti graduate e fotocromatiche. Sono connessi un dispositivo che le controlla installato sul gilet dell’autista, che ospita anche batterie intercambiabili che garantiscono l’alimentazione per una giornata lavorativa. Il gilet comprende anche un pulsante per scattare fotografie e uno per lanciare un segnale di emergenza.
L’autista può vedere l’ambiente che lo circonda tramite le lenti trasparenti, che però incorporano anche un display che mostra informazioni o immagini, che si sovrappongono alla visione reale. Gli occhiali si attivano automaticamente solo dopo che l’autista ha parcheggiato il furgone e si disattivano quando il veicolo è in movimento, così da evitare distrazioni.
Allora a che cosa servono gli occhiali Amelia? Innanzitutto, quando il furgone si ferma e gli occhiali si attivano, scansionano i codici a barre dei pacchi e il loro computer sovrappone sulle lenti un evidenziatore verde su quelli da consegnare in quella specifica fermata, mostrando anche checklist verbale che si aggiorna dopo ogni consegna.
Foto: Amazon
Quando l’autista si dirige a piedi verso il punto di consegna, gli occhiali mostrano le indicazioni del percorso passo dopo passo come se fossero proiettate sul terreno, anche all’interno di palazzi, evitando ostacoli noti, come cancelli chiusi. Quando il corriere arriva alla porta del destinatario, gli occhiali gli chiedono di scattare una foto tramite la pressione del pulsante sul gilet, fornendo così la prova di consegna.
Secondo Amazon, questa tecnologia permette di generare almeno trenta minuti di efficienza ogni turno di otto-dieci ore, riducendo il carico cognitivo e le attività ripetitive. La società sta già sviluppando i futuri sviluppi, tra cui il rilevamento dei difetti in tempo reale, che avverte l’autista se sta consegnando un pacco all’indirizzo sbagliato, oppure il rilevamento avanzato di pericoli o la regolazione automatica delle lenti.
Amazon sta lavorando intensamente anche per introdurre le nuove tecnologie nei magazzini, inserendo cobot e robot. È un processo già in fase avanzata e potrebbe accelerare. Un articolo pubblicato il 22 ottobre 2025 dal New York Times rivela il contenuto di un documento interno di Amazon secondo cui la società intenderebbe automatizzare il 75% dei processi lavorativi, con lo scopo di appiattire la curva della assunzioni nel prossimo decennio.
L’articolo spiega che ciò significherebbe evitare entro il 2033 l'assunzione di un numero massimo di 600mila lavoratori, con l’obiettivo intermedio di 160mila unità tra il 2025 e il 2027. Sul versante economico, ciò permetterebbe di ridurre il costo di ogni spedizione (prelievo, imballaggio e consegna) di 30 centesimi che, moltiplicati per il totale delle spedizioni significherebbe un taglio del costo del lavoro in 12,6 miliardi di dollari tra il 2025 e il 2027.
C’è già un sito dove questo modello sarebbe in azione: quello statunitense di Shreveport, in Louisiana, dove opera una forza lavoro umana inferiore del 25% a quella di un magazzino non automatizzato con le stesse dimensioni e prestazioni. E secondo l’articolo del New York Times, c’è la possibilità di dimezzare il numero di lavoratori.
Dopo la pubblicazione dell’articolo, Amazon ha rilasciato una dichiarazione attraverso il suo portavoce Kelly Nantel secondo cui il quadro fornito dal giornale è “incompleto e fuorviante” perché quello citato è solo uno dei tanti documenti prodotti dalla società, che illustra la prospettiva di una sola squadra e non la strategia di assunzione dell’azienda. Amazon ha anche affermato di voler assumere 250mila persone per affrontare la prossima stagione natalizia.


































































