Cento milioni di euro al mese sono una bella cifra indipendentemente da come vengono spesi, ma la portata di questo investimento appare ancora più significativa se si considera che questa somma viene investita in Spagna su una singola direttrice ferroviaria, il Corridoio Mediterraneo, dove Adif, il gestore della rete, ha in corso un programma di interventi che a maggio 2025 ha già contabilizzato otto miliardi di euro.
Il corridoio trans-europeo parte da Algeciras nell’estremo sud della penisola iberica e raggiunge Perpignan in Francia suddividendosi in due rami, quello interno al Paese che passa da Madrid e quello che segue la costa per connettere tutti i principali porti spagnoli affacciati sul Mediterraneo. Le Autorità spagnole hanno deciso di accelerare il più possibile il completamento dei progetti lungo il Corridoio Mediterraneo offrendo una dimostrazione di come si possano impegnare al meglio e celermente le risorse comunitarie garantite dal programma Next Generation EU.
Gli interventi lungo il Corridoio mediterraneo avanzano su tutti i fronti e in tutti gli ambiti territoriali e in particolare in Andalusia dove i cantieri tra nuove tratte in costruzione e potenziamenti di linee esistenti si sviluppano per 500 chilometri. Si parte dalla riqualificazione della Algeciras-Antequera per poi passare al lotto successivo di un centinaio di chilometri tra Antequera e Granada che comprende la variante di Loja e da qui al nodo di Almería dove è collocato uno dei principali porti commerciali mediterranei subito dopo Barcellona.
Da Almería è in corso il completamento degli interventi lungo il successivo tracciato di oltre duecento chilometri fino a Murcia che comprende i raccordi con i porti di Cartagena e Alicante che verranno così collegati alla nuova rete ferroviaria a scartamento standard europeo al posto di quello largo di tipo spagnolo. Adif investe altre risorse anche per la riqualificazione della tratta tra Castellón e Tarragona e sta mettendo a punto i progetti per collegare Tarragona con Lleida e Saragozza a favore dei treni intermodali intercettando tutto il traffico merci interno verso il Corridoio mediterraneo.
Non è una novità il fatto che la Spagna sta accelerando in modo deciso la conversione dello scartamento sugli assi ferroviari fondamentali, quelli che fanno parte della rete dei corridoi europei Ten-T indirizzati al traffico merci. Nel marzo 2025 sono stati assegnati gli ultimi tre appalti in ordine di tempo quale ulteriore tappa per completare con lo scartamento standard l’intera direttrice del Corridoio mediterraneo.
Le traversine sulle linee esistenti e da riqualificare vengono sostituite in modo da adottare quelle predisposte per ospitare una terza rotaia che garantisce quindi il doppio scartamento, quello standard europeo e quello largo spagnolo, insieme all’adeguamento di tutte i manufatti e in particolare le gallerie per consentire il transito dei treni intermodali senza limiti di sagoma. Negli ultimi interventi si manifesta anche la tendenza a sostituire la linea di alimentazione elettrica per passare da quella storica a 3 kV in corrente continua ai 25 kV in alternata che offre minori costi di installazione, manutenzione, ma contestualmente aumenta in modo significativo le prestazioni.
Piermario Curti Sacchi


































































