La Federazione Italiana Autotrasportatori Professionali ha diffuso l’8 ottobre un chiarimento operativo sulla nuova normativa che regola i tempi di attesa dei veicoli industriali durante le operazioni di carico e scarico delle merci. Le disposizioni, introdotte con il Decreto Legislativo 81 del 2024 e in vigore dal 1° luglio 2025, fissano una franchigia di novanta minuti oltre la quale scatta l’obbligo di indennizzo a favore del vettore.
Il testo della Fiap spiega che la norma si applica a tutti i trasporti effettuati sul territorio nazionale, indipendentemente dalla tipologia di merce o dal luogo in cui avvengono le operazioni, che si tratti di stabilimenti industriali, terminal intermodali, magazzini o porti. Dal momento in cui il veicolo giunge al punto di carico o scarico, decorrono novanta minuti di attesa gratuita: entro questo termine il committente o il destinatario devono mettere il mezzo nelle condizioni di avviare concretamente le operazioni.
L’associazione degli autotrasportatori precisa che l’attesa è considerata tale fino all’avvio effettivo e continuativo delle operazioni di carico o scarico. In assenza di registrazioni ufficiali, come timbrature di accesso, sistemi elettronici o annotazioni contrattuali che attestino l’inizio dei lavori, la regola pratica è quella di conteggiare l’intero periodo compreso tra l’arrivo e la partenza del camion.
Superato il limite dei novanta minuti, al vettore spetta per legge un indennizzo di 100 euro per ogni ora o frazione di ora di attesa aggiuntiva. Lo stesso indennizzo è dovuto anche qualora i tempi di carico o scarico si protraggano oltre i limiti previsti dal contratto di trasporto. La responsabilità del pagamento è solidale tra il committente e il caricatore, come stabilito dall’articolo 14 del Decreto Legislativo 81/2024.
Fiap ricorda che tali disposizioni fissano livelli minimi di tutela e non possono essere ridotti o derogati da accordi privati. Si tratta di un principio volto a garantire il rispetto dei tempi di guida e di riposo, migliorare la sicurezza stradale e aumentare l’efficienza complessiva della catena logistica. Il segretario generale, Alessandro Peron, ha sottolineato che la nuova disciplina rappresenta “una regola di civiltà che dà certezza ai vettori e responsabilità agli operatori della filiera”. Secondo Peron, la federazione è pronta a sostenere le imprese nell’applicazione corretta della norma, anche attraverso l’assistenza dei propri consulenti legali.































































