Mentre alcune start-up dedicate ai veicoli industriali elettrici e a guida autonoma sono in difficoltà a qualcuna ha anche chiuso, la svedese Einride mostra buona salute e programma lo sviluppo tecnico e commerciale. Il primo ottobre 2025, la società ha chiuso un nuovo giro di finanziamento da circa 100 milioni di dollari (circa 94 milioni di euro) che porta la sua valutazione oltre un miliardo di dollari, più del doppio dei 400 milioni del 2021. In una nota societaria, l’azienda ha indicato la presenza di investitori sia storici sia nuovi, tra cui Eqt Ventures e un gestore patrimoniale globale con sede sulla costa ovest degli Stati Uniti, oltre a un investimento strategico di Ionq nel quadro di applicazioni quantistiche per l’ottimizzazione logistica.
La raccolta arriva dopo un anno di crescita prolungata in cui l’azienda afferma di aver più che raddoppiato le vendite nel 2024 e di aver consolidato la presenza con grandi committenti in Europa e Nord America, oltre all’ingresso in Austria e negli Emirati Arabi Uniti. Secondo Cnbc e Di Digital, i ricavi 2024 si attestano intorno a 500 milioni di corone svedesi, pari a circa 52,3 milioni di dollari (circa 48,5 milioni di euro), rispetto ai 222 milioni dell’anno precedente, con un aumento del 125%.
Fondata nel 2016, Einride ha progressivamente spostato il baricentro dallo sviluppo di un veicolo proprietario – che comunque prosegue - a un sistema integrato che combina camion elettrici forniti da costruttori come Scania, infrastrutture di ricarica e la piattaforma software Saga per la gestione della mobilità merci elettrica e autonoma. Questo approccio “chiavi in mano” è stato adottato da multinazionali come Ge Aapplicante, Mars, PepsiCo e Heineken in progetti multi-Paese avviati tra il 2021 e il 2024, con obiettivo di riduzione delle emissioni fino al 95% rispetto ai veicoli diesel, a seconda del mix di rete e ricarica.
Sul fronte operativo, nel maggio 2024 Einride ha avviato con Dp World il più ampio programma per la mobilità merci elettrica e autonoma in Medio Oriente presso il porto di Jebel Ali, con cento veicoli elettrici connessi e una guida autonoma previsto per il 2025, che ha l’obiettivo di svolgere fino a 1.600 movimenti container giornalieri e a risparmiare fino a 14.600 tonnellate annue di CO2 equivalente a pieno regime. A settembre 2025 l’azienda ha inoltre completato il primo attraversamento di confine al mondo con un veicolo elettrico autonomo senza cabina, dalla Svezia alla Norvegia per Postnord, integrando la dichiarazione digitale preventiva delle merci con il sistema doganale norvegese Digitoll nell’ambito del progetto europeo Modi.
Sul piano del governo aziendale, a maggio 2025 il fondatore Robert Falck è passato al ruolo di Executive Chairman, con Roozbeh Charli nominato amministratore delegato, a supporto di una fase di scalabilità industriale e con l’ipotesi di una futura quotazione, verosimilmente negli Stati Uniti, già sul tavolo del consiglio. La società ha indicato che il nuovo capitale sarà destinato a scalare il dispiegamento commerciale delle soluzioni autonome, consolidare la piattaforma tecnologica e sostenere l’espansione con i clienti nei mercati esistenti e in quelli di nuova apertura.
Il profilo degli investitori riflette un misto tra capitale di crescita e collaborazioni strategiche. Eqt Ventures, già presente nel capitale, ha dichiarato di vedere in Einride un ecosistema di trasporto integrato, mentre l’impegno di Ionq vuole esplorare l’applicazione del calcolo quantistico a problemi di pianificazione e instradamento su larga scala, aree dove la combinazione di elettrificazione, automazione e ottimizzazione software può incidere sui costi operativi e sulla prevedibilità del servizio.


























































