Proseguirà anche nel 2026 la forte pressione austriaca sul transito dei veicoli industriali lungo l’asse del Brennero, cominciando dal rinnovo dei dosaggi in alcuni giorni dell’anno. Le Autorità del Land del Tirolo hanno diffuso alla fine di agosto 2025 il calendario per il primo trimestre del 2026, che mostra otto date di regolazione a Kufstein Nord, sull’A12, con controlli a partire dalle 5.00 del mattino e un limite massimo di 300 veicoli industriali per ora in direzione sud verso l’Italia. È una misura resa possibile da un sistema automatizzato, introdotto nel 2020, che regola i flussi attraverso videocamere, semafori e segnaletica elettronica.
I giorni del primo trimestre 2026 in cui sarà attuato il dosaggio sono: mercoledì 7 gennaio; lunedì 2 febbraio; lunedì 9 febbraio; lunedì 16 febbraio; lunedì 23 febbraio; lunedì 2 marzo; lunedì 9 marzo 2026; lunedì16 marzo 2026. Accanto a queste limitazioni, il Tirolo austriaco continua a contrastare il traffico di elusione imponendo divieti di circolazione su oltre quaranta strade secondarie nei fine settimana e nei giorni festivi. Dal maggio 2025, i controlli hanno già respinto più di 38.500 veicoli, costringendoli a rientrare sulle arterie principali. Le aree più colpite risultano i distretti di Reutte e Kufstein, oltre alla cintura urbana di Innsbruck.
Complica ulteriormente il quadro la situazione del viadotto Luegbrücke sulla A13, un’ infrastruttura nevralgica ma strutturalmente compromessa. Dal gennaio 2025 il ponte funziona a carreggiata unica, con l’adozione di soluzioni temporanee a doppia corsia per 180 giorni all’anno, nei periodi di maggiore afflusso. In tali configurazioni, i mezzi superiori a 3,5 tonnellate sono obbligati a utilizzare la corsia di sinistra, mentre le automobili possono disporre di entrambe.
Sul piano delle restrizioni merceologiche, resta in vigore il divieto settoriale sulla A12, che limita il transito di specifiche categorie di merci, dai rifiuti ai prodotti petroliferi, passando per marmo, acciaio e materiali da costruzione. Le uniche eccezioni riguardano i veicoli Euro VI certificati e i trasporti con origine o destinazione locale. I controlli elettronici verificano in tempo reale la conformità della documentazione, riducendo i margini di elusione.
Il nodo più critico per le imprese, tuttavia, è rappresentato dai pedaggi. L’Austria ha introdotto un sistema che integra una componente aggiuntiva legata alle emissioni di CO2, destinata a crescere progressivamente fino al 2026. Per quell’anno l’incremento della sola quota ambientale sarà del 5,2%, ma includendo l’adeguamento all’inflazione l’aumento complessivo raggiungerà l’8,4%. Tradotto in cifre: un veicolo Euro VI vedrà il costo del transito lungo il corridoio del Brennero salire dagli attuali 88,75 euro (2024) a oltre 109 euro. Per un autoarticolato da 40 tonnellate ciò significa un aggravio dei costi annuali stimato da 81.000 a circa 92.000 euro.
La Camera di Commercio austriaca ha già contestato apertamente la misura, parlando di un provvedimento “controproducente per l’economia” e invocando un congelamento delle tariffe al livello del 2025. Gli operatori denunciano un eccessivo squilibrio tra gli introiti del pedaggio e i costi effettivi dell’infrastruttura: secondo studi indipendenti, il pedaggio per veicoli industriali genera ricavi per 1,7 miliardi di euro l’anno, il 20% in più rispetto alle spese di gestione, con un surplus superiore a mezzo miliardo che non viene reinvestito nella rete stradale.
Il pacchetto di misure è completato da divieti temporanei per i veicoli sopra le 7,5 tonnellate in alcuni tratti di A12, A13 e A14, attivi nei fine settimana e in date selezionate anche infrasettimanali. L’applicazione è affidata a controlli fissi e mobili, con sanzioni immediate per chi viola le disposizioni. Ulteriori strumenti sono rappresentati dai semafori dosatori automatici sulla B182, che regolano i flussi senza intervento umano, e dall’integrazione dei divieti nei sistemi di navigazione, per ridurre le infrazioni involontarie.
Sul fronte delle prospettive future, Austria, Baviera e Italia hanno riaperto il fascicolo di un sistema di prenotazione digitale per i transiti commerciali. Un prototipo esiste già, ma la sua adozione richiede l’approvazione delle autorità italiane. L’eventuale introduzione di un modello di prenotazione vincolante potrebbe rappresentare un ulteriore cambiamento di paradigma per le dinamiche di attraversamento del Brennero, ridisegnando la pianificazione dei flussi logistici a livello internazionale.






























































