Il porto belga di Anversa-Bruges è al centro di una vertenza sindacale che ha causato tre giorni di sciopero. Il primo è avvenuto il 28 aprile 2025, quando si sono fermati i lavoratori del centro di controllo del traffico, con il conseguente completo blocco della circolazione delle imbarcazioni, soprattutto quelle fluviali. Si stima che un numero compreso tra 300 e 500 unità non abbiano potuto entrare o uscire dal porto. Un secondo sciopero si è svolto il 20 maggio, nell’ambito di un fermo nazionale, bloccando almeno 74 navi e richiedendo 48 ore per tornare alla normalità.
Il terzo sciopero è avvenuto il 25 giugno e in questo caso è stato interessato soprattutto il servizio di pilotaggio. In concreto, ventotto navi non hanno potuto programmare arrivi o partenze. I ritardi causati da questi scioperi si stanno sommando a una congestione cronica, che sta causando tempi di attesa delle navi di 55 ore e una permanenza dei contenitori in piazzale che supera gli otto giorni.
La rivendicazione dei portuali di Anversa-Bruges rientra in quella più ampia a livello nazionale contro la riforma delle pensioni presentata dal Governo, che secondo i sindacati Btb-Abvv, Aclvb e Acv-Transcom causerebbe una riduzione delle retribuzioni dei marittimi. Secondo i rappresentanti sindacali, le future pensioni dei giovani marittimi verrebbero ridotte da 2.400 euro a 1.900 euro, mentre i piloti portuali rischiano di perdere fino al 45% delle loro pensioni.
Un’altra rivendicazione riguarda la cosiddetta "loonwet" (Legge sui salari) del 1996, che blocca gli aumenti salariali e obbliga i lavoratori a negoziare entro un margine praticamente nullo. I portuali di Anversa si stanno mobilitando anche per una maggiore sicurezza sul lavoro. Le rivendicazioni quest’ambito includono l'implementazione di liste di controllo omogenee per le squadre di rizzaggio e la creazione di un database europeo per le ispezioni di sicurezza. I sindacati chiedono inoltre misure di protezione specifiche per i lavoratori portuali che manipolano amianto.
Anche il porto olandese di Rotterdam ha subito una lunga agitazione sindacale, che ha coinvolto l’importante terminal container di Apm di Maasvlakte II. Il 4 giugno è iniziato uno sciopero, proclamato dopo l’interruzione delle trattative sul rinnovo del contratto. La protesta ha causato lunghi tempi di attesa per le navi, che hanno superato le ottanta ore, con picchi fino a dieci giorni. I sindacati Fnv Havens e Cnv Vakmensen hanno sospeso l’agitazione il 12 giugno dopo un accordo con la direzione di Apm Terminals Maasvlakte II, che prevede aumenti salariali distribuiti dal 1° gennaio 2025 al 31 dicembre 2027.

































































