Il 2 dicembre 2025 Psa Italy ha diffuso le stime sulla movimentazione nell’anno in tutti i suoi terminal italiani, che supererà i due milioni di teu. La società afferma di essere il primo operatore terminal container gateway del Paese con il 25% dei volumi nazionali in import ed export. L’anno mostra un andamento differenziato tra i terminal, con volumi stabili al terminal di Genova Pra’, un incremento al Sech e un nuovo massimo storico a Venice-Vecon, mentre proseguono gli investimenti per sostenibilità e ammodernamento delle attrezzature. Nella nota, Roberto Ferrari, amministratore delegato di Psa Italy, ricorda che la rete globale Psa ha raggiunto 100,5 milioni di teu movimentati a ottobre 2025, superando i 100,2 milioni di teu registrati a fine 2024, evidenziando il contributo dei terminal italiani all’interno di una strategia internazionale in progressiva evoluzione.
Al terminal genovese Sech la stima di chiusura indica 305mila teu, in aumento rispetto ai 295mila teu del 2024. Venice-Vecon prevede 340mila teu, superando il dato del 2023 pari a 337.032 teu e registrando il nuovo record del terminal. Il terminal di Genova Pra’, principale gateway container nazionale, dovrebbe chiudere il 2025 con 1.425.633 teu, confermando un andamento allineato al mercato. L’anno è stato caratterizzato dalla concentrazione dei carichi su navi di dimensioni maggiori, con un numero di toccate inferiore rispetto al 2024 e una dinamica di picchi operativi alternati a fasi meno intense. Il traffico ferroviario scende a 167.433 teu contro i 228.000 teu del 2024, una riduzione imputata ai lavori di Rfi ad agosto che hanno limitato la capacità della linea di Pra’.
Nella seconda parte dell’anno emerge un elemento di rilievo operativo: nell’ottobre 2025 il ministero dei Trasporti ha autorizzato la sperimentazione dell’ormeggio simultaneo di due portacontainer da 400 metri a Genova Pra’. Le prime operazioni hanno riguardato le navi Cosco Shipping Taurus ed Evelyn Maersk, entrambe da 20mila Teu. Ferrari ha definito l’autorizzazione “una svolta epocale per la portualità nazionale”, spiegando che consente di gestire con continuità navi di grande capacità, riducendo i tempi di attesa in rada e permettendo l’operatività di due unità alla volta.
A Venezia proseguono gli interventi in ambito ambientale. Dal febbraio 2025 Venice-Vecon ha sostituito il gasolio tradizionale con il biocarburante Hvo per alimentare le attrezzature di piazzale, ottenendo una riduzione rilevante delle emissioni di anidride carbonica. Il terminal utilizza inoltre dal dicembre 2024 energia verde proveniente al 100% da fonti eoliche, consolidando un percorso di decarbonizzazione già avviato.
Foto: PSA Italy
Gli investimenti per l’efficienza operativa proseguono con l’arrivo, previsto a dicembre 2025, delle nuove gru elettriche E-Rtg prodotte da Zpmc: sei unità saranno destinate al terminal di Genova Pra’ e tre a Venice-Vecon. Al Sech, completata la remotizzazione dell’equipaggiamento ferroviario Kuntz inaugurato nell’aprile 2025, sono in arrivo due nuove gru ship to shore con consegna prevista a febbraio 2026. L’impegno in materia di innovazione e sviluppo è riconosciuto anche sul piano internazionale.: nell’ottobre 2025 Psa International è stato premiata dalla Camera di Commercio italiana a Singapore come “miglior investitore singaporiano in Italia” per l’anno, in virtù del contributo ai settori portuale e logistico nazionali.






























































