All’inizio di settembre 2025 la società tedesca LuxExperience ha annunciato una drastica riduzione del personale nella piattaforma commercio elettronico Yoox, specializzata nel settore dell’abbigliamento di lusso e operante a livello europeo. Il taglio riguarda l’Italia e prevede il licenziamento di 211 persone, 143 delle quali impegnate nella decisione Operations, che comprende le attività di logistica e gestione fisica dei prodotti. La riduzione colpisce soprattutto l’impianto situato nell’Interporto di Bologna, dove Yoox vuole licenziare 134 addetti su un totale di 403. Le altre piattaforme logistiche interessate sono quelle di Zola Pedrosa e di Milano.
Questa crisi s’inserisce in un contesto di trasformazione delle attività logistiche di Yoox. Quelle di Bologna sono passate a luglio 2025 da Geodis – che le gestiva dal 2011 - a Fiege Logistics. A sua volta, questo cambiamento segue il passaggio di proprietà di Yoox dalla svizzera Richemont al Gruppo tedesco MyTheresa, che poi ha integrato la piattaforma nella nuova società LuxExperience, che riunisce in un’unica struttura operativa MyTheresa, Net-a-Porter, Mr Porter, Yoox e The Outnet. Tra gli scopi di questa operazione c’è l’ottimizzazione della logistica e quindi i licenziamenti italiani rientrano in questa strategia, che prevede una riduzione globale di 700 unità.
I sindacati hanno reagito ai licenziamenti con un primo sciopero indetto dai sindacati confederali l’8 settembre e che secondo le sigle avrebbe avuto un’adesione dell’85%. A livello istituzionale, l'assessore al Lavoro dell'Emilia-Romagna Giovanni Paglia ha definito "inaccettabili" i licenziamenti collettivi, richiamando il rispetto del Patto per il Lavoro e per il Clima della Regione. Egli ha convocato un tavolo di salvaguardia con la partecipazione di sindacati, azienda e istituzioni locali. Per i vertici della società hanno definito strutturali e definitivi i licenziamenti, senza voler usare la cassa integrazione.
I licenziamenti derivano da due fattori. Il primo è una cattiva situazione finanziaria: nell’ultimo esercizio Yoox ha registrato una riduzione dei ricavi di 191 milioni di euro, portando a circa un miliardo le perdite all’anno nell’ultimo biennio. Ma c’è anche una trasformazione del modello operativo di Yoox. Nel 2000 il suo fondatore, Federico Marchetti, la fondò sull’eccellenza logistica e sulla capacità di gestire le collezioni fuori stagione. Poi però perse alcuni importanti marchi, riducendo la necessità di capacità logistiche specializzate.
Il 10 settembre si è svolto a Roma un primo incontro tra sindacati e la dirigenza di Yoox, dopo il quale l’azienda si è dichiarata disponibile a valutare alcuni strumenti per gestire la crisi. Le parti si rivedranno il 15 settembre, mentre dovrebbe aprirsi il 22 settembre un tavolo di crisi aziendale al ministero delle Imprese.































































