Il convegno “Think Logistic, Think Spediporto”, che si è svolto nell’ambito della Genoa Shipping Week, ha posto al centro del dibattito il potenziale economico della Zona Logistica Semplificata Porto e Retroporto di Genova e della Zona Franca Doganale interclusa. Le misure, secondo i relatori, rappresentano un insieme di strumenti capaci di accelerare lo sviluppo industriale e logistico dell’area, favorendo l’arrivo di capitali esteri e la creazione di occupazione qualificata.
Il direttore generale di Spediporto, Giampaolo Botta, ha sottolineato come l’opportunità offerta dalla Zls genovese sia ”unica per composizione e struttura", grazie alla combinazione di semplificazioni amministrative e doganali che "possono costituire un forte stimolo per gli investimenti internazionali". Botta ha ricordato anche l’interesse manifestato da operatori cinesi, incontrati a Milano e in altre missioni internazionali recenti, segno di una crescente attenzione verso il sistema logistico e portuale ligure.
Maurizio D’Amico, membro del Comitato d’Indirizzo della Zls in rappresentanza del ministero dei Trasporti, ha spiegato che il riconoscimento ricevuto da fDi Intelligence costituisca un volano per la visibilità internazionale dell’area. I dati ministeriali illustrati da D’Amico mostrano la portata economica di strumenti come Zes, Zls e Zfd: possono contribuire fino a 19 punti percentuali al prodotto interno lordo regionale, al 6% dello stock degli investimenti diretti esteri, al 2% dei volumi di esportazioni regionali e fino a +4% di occupazione. Ogni euro investito in tali zone genera un ritorno economico compreso tra 2 e 4 euro).
Dal punto di vista normativo, Jacopo Riccardi di Regione Liguria ha ricordato che la Zls di Genova e Savona-Vado, estesa su 5.500 ettari, è la più ampia in Italia e si fonda su una forte collaborazione pubblico-privata. Cinzia Caviglione di Città Metropolitana ha sottolineato che l’autorizzazione unica e la riduzione dei tempi procedurali costituiscono elementi decisivi per accelerare gli investimenti industriali.
Federico Pepè, della Direzione Territoriale Liguria di Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, ha evidenziato che l’integrazione tra Zls e Zona Franca Doganale interclusa rende il sistema ancora più competitivo, anche grazie all’uso di sistemi di geolocalizzazione per il controllo delle merci in transito verso la Zfd. Sul piano portuale, Laura Ghio dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale ha annunciato l’avvio della procedura per estendere il perimetro della Zls agli scali di Savona-Vado e alle aree retroportuali di Cairo Montenotte, in modo da rafforzare la competitività dell’intero sistema. Le prime azioni operative riguarderanno il coordinamento con gli investitori e le istituzioni per favorire nuovi insediamenti produttivi.
Massimiliano Giglio, segretario di Assagenti, ha definito le Zls "strumenti essenziali per il rilancio dell’economia marittima nazionale", sottolineando il vantaggio competitivo che tali aree offrono a Genova nel Mediterraneo. Edoardo Allegretti del Gruppo Giovani di Spediporto ha infine richiamato il ruolo delle nuove generazioni nell’apporto di competenze digitali e visione internazionale a sostegno del cambiamento.































































