Il 23 maggio 2025 è stata depositata formalmente la proposta di Legge d’iniziativa popolare “Zotti-Lizzi per il riconoscimento del lavoro usurante per i conducenti del trasporto merci”. Con l’iscrizione sulla Gazzetta Ufficiale del giorno successivo è così iniziata ufficialmente la procedura che potrebbe segnare una nuova era per tutti i conducenti impegnati nel trasporto merci, dagli autisti di veicoli industriali pesanti ai corrieri che lavorano sui furgoni. Il disegno è il coronamento di una lunga cooperazione tra politica, sindacati e associazioni ed è stato fortemente voluto da Mario Zotti, Segretario Generale del sindacato Fnilt/Cse, e Domenico Lizzi, Presidente dell’associazione Willy e delegato Welfare ed Enti Caritatevoli per la Lega Regione Lazio.
Come specificato nelle prime righe del testo, tale iniziativa trae origine dalla constatazione delle reali condizioni di lavoro dei conducenti del trasporto merci, categoria lavorativa che si trova a operare in condizioni di significativo logoramento psico-fisico ad oggi non adeguatamente riconosciute e tutelate. L’accumulo di stanchezza e stress, le prolungate ore di guida spesso in situazioni di traffico congestionato, l’isolamento professionale, la forte pressione psicologica ma anche un elevato rischio di sviluppare patologie professionali di natura sia fisica che mentale sono solo alcuni degli elementi che, secondo i promotori, qualificano la professione come usurante e portano a conseguenze negative non solo per la salute dei lavoratori ma anche per la sicurezza di tutti i fruitori della rete stradale.
La proposta di Legge, che non prevede distinzioni per mezzi entro o oltre le 3,5 tonnellate, prende in esame anche la quotidianità dei corrieri, alle prese con un elevato numero di consegne e ritiri giornalieri, ritmi strettissiimi, frequenti operazioni di carico-scarico, movimentazione manuale dei colli e sollecitazioni psicofisiche dovute alla guida nel traffico urbano e extraurbano.
Per garantire maggior tutela ai lavoratori, il disegno prevede l’introduzione di alcuni diritti ed incentivi volti a migliorare salute e trattamento economico dei conducenti. In primo luogo, l’anticipazione dell’età pensionabile con un riduzione fino a cinque anni rispetto ai lavori ordinari, l’accesso a programmi specifici volti a contrastare il deterioramento fisico nonché a visite mediche e controlli regolari per la prevenzione delle patologie strettamente correlate all’attività lavorativa come quelle cardiovascolari, muscolo-scheletriche o a disturbi del sonno.
L’iniziativa prevede anche l’introduzione obbligatoria di sistemi salva-vita per lavoratori isolati, visto il continuo moltiplicarsi di tristi episodi di morti in cabina. Da un punto di vista economico, sono previste agevolazioni fiscali e/o contributive per quei lavoratori che scelgono la prosecuzione dell’attività lavorativa oltre ai limiti per l’accesso anticipato alla pensione, benefici per le imprese che adottano misure concrete per il miglioramento delle condizioni di lavoro dei conducenti ma anche contributi figurativi aggiuntivi per ogni anno di lavoro usurante maturato.
Le dieci pagine del disegno di Legge si chiudono con l’analisi delle risorse finanziarie necessarie per l’attuazione del provvedimento, che prevede misure come la riallocazione di fondi esistenti, l’introduzione di un contributo a carico delle imprese di trasporto e logistica proporzionale al volume d’affari ma anche l’utilizzo di una parte dei proventi derivanti dalle sanzioni per infrazioni riguardanti il trasporto merci. È una proposta di legge ambiziosa che punta a rivoluzionare il trasporto merci italiano, settore nevralgico per l’economia nazionale, restituendo dignità e attrattività alla professione di autista.
Marco Martinelli























































