La realizzazione della Statale 675 Umbro-Laziale si ferma ancora. Il progetto della direttrice tra la città di Terni e Civitavecchia risale agli anni Settanta. Questa arteria è considerata un'infrastruttura fondamentale sia a livello europeo (variante dell'ex corridoio 5 Kiev-Venezia-Civitavecchia-Barcellona), sia nazionale, perché il collegamento con il porto di Civitavecchia e il Tirreno rappresenta un punto di forza per la crescita delle industrie locali, in particolare l'acciaio e la chimica, ad oggi in forte crisi.
A luglio 2016 sono iniziati i lavori per la realizzazione del tratto Cinelli (frazione di Vetralla provincia di Viterbo) e Monte Romano Est (Viterbo) – lungo 6,4 chilometri per un investimento di novanta milioni di euro – la parte finale dell'opera da Monte Romano Est a Civitavecchia, cosiddetto "tracciato verde", è stata bloccata dal Ministero dell'Ambiente. Il progetto prevedeva diciotto chilometri di strada, composti da nove viadotti, una galleria e due svincoli, tutti posti nella valle del Mignone (Lazio), una zona dall'alto valore naturalistico e per la quale numerose associazione ambientaliste hanno manifestato per impedirne la cementificazione.
La vicenda ha provocato le reazioni dei politici locali, come Enrico Melasecche, consigliere comunale di Terni e rappresentante del gruppo I Love Terni. Il consigliere è intervenuto con un atto di indirizzo, invitando il sindaco di Terni ad esercitare in modo più determinato la delega allo sviluppo economico dedicandosi attivamente alla risoluzione del problema, prima che i 472milioni di euro stanziati per l'opera siano dirottati verso altre necessità. Inoltre, Melasecche spinge per un urgente incontro con il sindaco di Tarquinia e il Ministro Del Rio per avviare un'analisi di fattibilità dell'unico percorso alternativo al momento disponibile, quello "viola" che passa leggermente più a nord, lambisce i centri abitati e usufruisce di una strada già esistente.
Davide Debernardi
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