Il Decreto del ministero dei Trasporti che stabilisce le modalità per ottenere i contributi per l’acquisto di veicoli industriali a basso impatto ambientale e i rimorchi intermodali è entrato in vigore con la sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale del 20 ottobre 2025. Il provvedimento ha uno stanziamento di 13 milioni di euro e prevede tre aree di investimento principale, con un impianto complessivo strutturato su contributi unitari, montepremi dedicati per le maggiorazioni e un limite massimo per singola impresa pari a 550mila euro.
La ripartizione delle risorse è definita dal secondo articolo del Decreto: un milione di euro è destinato alla trazione alternativa e alla riconversione elettrica; 8,2 milioni di euro finanziano interventi di rottamazione e l’acquisto di mezzi Euro VI; 3,5 milioni di euro sono destinati all’acquisto di rimorchi e semirimorchi dotati di dispositivi Atp e per favorire l’intermodalità. Come si vede, la ripartizione conferma la priorità della rottamazione come principale leva di spesa.
L’articolo 5 stabilisce i contributi unitari in base alla massa del veicolo e alla tipologia di alimentazione, con importi differenziati per mezzi da 3,5 a oltre 16 tonnellate. Per la trazione alternativa è stato fissato un montepremi complessivo di 380mila euro, che il ministero utilizzerà per finanziare le maggiorazioni comprese tra 2.500 euro e 10mila euro per veicolo, riservate a chi rottama mezzi Euro IV o inferiori acquistando veicoli a trazione alternativa. Precisiamo che questa cifra non rappresenta un limite per singola impresa, ma la dotazione totale disponibile per questa specifica componente della misura.
Per la consueta rottamazione, il Decreto prevede un montepremi complessivo di 4 milioni di euro per finanziare contributi maggiorati rispetto a quelli base. Anche in questo caso non si tratta di un tetto per impresa, ma di risorse complessive destinate a chi rottama veicoli Euro IV o di classe inferiore acquistando mezzi Euro VI. I contributi possono arrivare fino a 25mila euro per singolo veicolo, con importi differenziati per massa e tipologia.
Per l’acquisto dei rimorchi e dei semirimorchi, il provvedimento conferma contributi in percentuale e a importo fisso. Le piccole e medie imprese potranno accedere a contributi pari al 10% o 20% del valore di acquisto, mentre per le grandi imprese è previsto un contributo fisso di 3.000 euro per unità. In caso di rottamazione sono previsti contributi di 7.000 e 5.000 euro per veicolo, con un tetto massimo di 160mila euro per gli investimenti in Iso tank.
Il Decreto definisce vincoli operativi stringenti: l’importo massimo complessivo di contributi per singola impresa è pari a 550mila euro; i veicoli acquistati con incentivo non potranno essere ceduti fino al 30 marzo 2029; i veicoli da rottamare devono essere nella disponibilità dell’impresa da almeno un anno. Sono previste maggiorazioni del 10% per le piccole e medie imprese e per le reti d’impresa, che sono cumulabili.
La procedura di accesso agli incentivi prevede un criterio cronologico. Le domande saranno esaminate nell’ordine di presentazione fino all’esaurimento delle risorse. La gestione è affidata a Ram Logistica, incaricata di gestire le procedure e verificare la corretta applicazione dei criteri stabiliti dal Decreto.































































