La dura protesta dei marittimi sta causando il fermo forzato dei camion in entrambe le sponde della Manica, anche perché il blocco colpisce la linea ferroviaria. In Francia, l'emergenza dura ormai da tre giorni, aggravata dall'assalto dei migranti ai veicoli fermi. Nel pomeriggio di oggi, il porto di Calais è completamente fermo e l'autostrada A16, che conduce al terminal, è intasata dai camion, mentre la circolazione delle navette ferroviarie è ripresa, ma con almeno cinque ore di attesa per l'imbarco. È saturo anche il porto di Dunkerque, dove le compagnie marittime hanno dirottato alcuni traghetti.
Il blocco di Calais ha ripercussioni sulla viabilità dell'intera area. Una coda di dieci chilometri si registra sulla corsia destra della strada tra Calais e Guemps, in direzione di Dunkerque, mentre da Boulogne verso Calais la coda, sempre sulla corsia destra, è di due chilometri. La corsia di sinistra si può percorrere in entrambi i lati, ma molto lentamente. Le bretelle che collegano il terminal di Calais con l'autostrada A16 sono bloccate in entrambi i sensi.
Le Autorità sconsigliano a tutti di viaggiare sull'autostrada A16 nell'area di Calais e Dunkerque e ne hanno bloccato l'accesso sulla E18 poco dopo il confine con il Belgio, imponendo l'uscita obbligatoria allo svincolo 65. Blocco anche sull'autostrada A25, con uscita a Bergues. Per la sosta dei veicoli pesanti, sono state attivate aree sull'autostrada A16 nella direzione tra Belgio a Ghyvelde e Coudekerque-Branche.
Sulla sponda britannica, sono completamente fermi tremila camion, in attesa dell'imbarco per la Francia. Qua, il punto critico è l'autostrada M20, che conduce a Dover, dove sono bloccati 2300 veicoli pesanti. Per affrontare l'emergenza, le Autorità britanniche hanno avviato l'operazione Stack, che ha lo scopo di ricoverare i camion riducendo l'intralcio alla circolazione. Squadre di guardacoste stanno distribuendo acqua e panini ai camionisti, che soffrono anche dell'ondata di calura. Per regolare l'afflusso al porto, le squadre stanno anche distribuendo biglietti, che stabiliscono l'ordine di accesso.
Si stanno muovendo anche le associazioni degli autotrasportatori di entrambe le sponde. Quella britannica Road Haulage Association chiede l'intervento dell'Unione Europea, ma anche dell'esercito. La francese FNTR ha lanciato l'allarme al Governo, ricordando che ogni giorno attraversano la Manica circa diecimila veicoli pesanti. "L'esasperazione sta crescendo", ammonisce l'associazione.
© TrasportoEuropa - Riproduzione riservata
Segnalazioni, informazioni, comunicati, nonché rettifiche o precisazioni sugli articoli pubblicati vanno inviate a: redazione@trasportoeuropa.it
Puoi commentare questo articolo nella pagina Facebook di TrasportoEuropa
Vuoi rimanere aggiornato sulle ultime novità sul trasporto e la logistica e non perderti neanche una notizia di TrasportoEuropa? Iscriviti alla nostra Newsletter con l'elenco ed i link di tutti gli articoli pubblicati nei giorni precedenti l'invio. Gratuita e NO SPAM!