Nelle giornate di martedì 27 e mercoledì 28 maggio 2025, le Autorità lituane hanno condotto un’operazione su vasta scala volta a verificare le condizioni di sfruttamento nel mondo del trasporto su strada. Perquisizioni, interrogatori, ispezioni a sorpresa e irruzioni sono state messe in atto in tutto il Paese anche se, si legge in una nota ufficiale, le Autorità non possono rivelare troppi dettagli per non compromettere l’esito dell’inchiesta.
L’attività è stata coordinata dalla Procura regionale di Vilnius, dal Dipartimento investigativo su criminalità organizzata e corruzione, dall’Ispettorato del Lavoro ma anche dalla Guardia di Frontiera e, come specificato sul sito web della Procura, l’indagine preliminare è stata avviata a seguito di una segnalazione riguardante presunti reati nelle attività di una società che fornisce servizi di trasporto merci. Le ricerche sono state poi estese anche ad altre società del settore dei trasporti, tutte sospettate di attività illecite quali sfruttamento della forza lavoro, falsificazione di documenti e gestione fraudolenta della contabilità finanziaria.
Secondo i dati resi pubblici, le aziende di trasporto sotto inchiesta impiegavano cittadini di Paesi terzi ai quali non sarebbero stati garantiti garantiti i diritti umani e lavorativi più elementari, costretti a lavorare senza uno stipendio fisso o con orari e turni di lavoro illegali e massacranti. Gli stessi lavoratori sarebbero stati assunti mediante documenti falsi presentati in varie istituzioni statali. I documenti sarebbero stati forniti da agenzie specializzate nell’inserimento di conducenti da Paesi terzi e, come emerso da precedenti inchieste, venivano in alcuni casi rilasciati agli autisti a fronte di pagamenti di svariate migliaia di euro.
Stando alle prime ricostruzioni apparse sui media locali, le Autorità avrebbero identificato oltre trenta vittime, tutte provenienti dall’Asia Centrale, di quello che potrebbe essere definito un vero e proprio racket. Una delle aziende coinvolte, la Bleiras Logistics di Vilnius, si è resa disponibile a supportare le indagini e, come dichiarato ai media, fornirà alle Autorità tutta la collaborazione necessaria.
“Abbiamo sempre collaborato e continueremo a collaborare con tutte le Forze dell'ordine e i funzionari lituani. Abbiamo già consegnato tutta la documentazione necessaria sia alle Autorità che alle istituzioni e continueremo a farlo. Non attribuiamo alcuna rilevanza agli eventi di ieri e continuiamo a operare normalmente. Siamo pronti non solo a fornire tutte le informazioni necessarie per le indagini, ma anche a collaborare pienamente con le forze dell'ordine del Paese". La Procura, dal canto suo, ha dichiarato nel suo comunicato che a breve saranno consegnati i primi avvisi di garanzia.
Marco Martinelli