Il trasporto aereo delle merci ha registrato segnali di ripresa durante la terza settimana del 2025, dopo il tradizionale calo stagionale osservato tra fine dicembre e inizio anno. Secondo i dati pubblicati da WorldAcd Market Data, nella terza settimana dell’anno (13-19 gennaio) i volumi globali di merci trasportate sono aumentati dell’8% rispetto alla settimana precedente, consolidando un rimbalzo che aveva già visto una crescita del 29% nella seconda settimana dell'anno. Tuttavia, i tassi spot continuano a diminuire, riflettendo una dinamica di mercato complessa.
La ripresa di gennaio è una fase cruciale per il trasporto merci aereo, in quanto rappresenta un termometro per l'andamento del settore dopo la frenesia del picco natalizio. Quest'anno, la domanda globale è tornata a circa il 90% dei livelli raggiunti nell'ultima settimana piena prima di Natale. Rispetto allo stesso periodo del 2024, i volumi sono aumentati del 3% nella terza settimana di gennaio, mentre i tassi medi globali si attestano a 2,43 dollari per chilo, circa il 7% in più rispetto al 2024.
Tuttavia, WorldAcd Market Data osserva una significativa pressione al ribasso sui noli spot, che nella terza settimana hanno registrato un calo del 3% rispetto alla settimana precedente, pur rimanendo superiori del 16% rispetto all’anno scorso. Analizzando le aree di origine, spiccano i dati dal Medio Oriente e dall’Asia meridionale, dove i noli spot sono cresciuti del 54% su base annua, seguiti dall’area Asia-Pacifico con un incremento del 20%.
Il mercato Asia-Pacifico si conferma come un’area strategica, ma anche un termometro delle oscillazioni stagionali. Nella terza settimana di gennaio 2025, i volumi da questa regione sono aumentati del 5%, raggiungendo livelli superiori del 5% rispetto allo stesso periodo del 2024. Tuttavia, questi dati restano inferiori del 10% rispetto ai picchi registrati nella settimana 49 dello scorso anno.
Particolarmente critica è la tratta Asia-Pacifico-Europa. Nonostante una ripresa parziale, i volumi rimangono inferiori del 20% rispetto ai livelli di picco registrati a dicembre, con la Cina che registra un calo del 15%. Questo andamento riflette in parte il forte incremento dei volumi alla fine del 2024, ma anche l'effetto del Capodanno Lunare, che quest'anno cade il 29 gennaio, circa due settimane prima rispetto al 2024.
Sul fronte dei noli, le tratte dall’Asia-Pacifico all’Europa hanno visto una riduzione del 4% nella terza settimana di gennaio, con una media di 4,35 dollari per chilo. Sebbene inferiori del 15% rispetto ai livelli di dicembre, questi noli restano superiori del 31% rispetto all’anno scorso. La stessa dinamica è evidente nelle tratte verso gli Stati Uniti: i noli spot sono scesi progressivamente da 6,89 dollari per chilo nella settimana 50 del 2024 a 5,21 dollari nella terza settimana di gennaio, registrando comunque un incremento annuo del 29%.
Il 2025 si preannuncia come un anno di transizione per il trasporto aereo delle merci, caratterizzato da un contesto competitivo in evoluzione e da una domanda soggetta a fattori stagionali e macroeconomici. Sebbene i segnali di ripresa osservati a gennaio siano incoraggianti, l’instabilità dei tassi e le variazioni regionali nella domanda sottolineano la necessità per gli operatori di monitorare con attenzione le dinamiche di mercato. Il ruolo delle tratte Asia-Pacifico, specialmente verso l’Europa e gli Stati Uniti, continuerà a essere determinante, mentre il settore dovrà adattarsi alle sfide poste dalla stagionalità e dalla crescente volatilità economica globale.