Nel mese di settembre 2025 ha preso ufficialmente avvio Ligal–Laboratorio di Innovazione Giuslavoristica negli Appalti della Logistica, progetto promosso da Adapt Servizi in collaborazione con Gls, Ant, Randstad Services, ManHandWork e Assologistica. L’iniziativa, istituita ad agosto, è nata con l’obiettivo di promuovere modelli di appalto genuini, sostenibili e coerenti con l’evoluzione tecnologica che sta ridisegnando l’intera filiera logistica. Come sottolinea Giada Benincasa di Adapt Servizi, il Laboratorio “non nasce come luogo di semplice osservazione, ma come piattaforma di dialogo e proposta”, capace di costruire soluzioni condivise che permettano agli operatori del settore di conciliare competitività e rispetto delle regole.
Il progetto si sviluppa lungo tre linee principali: la definizione di modelli organizzativi trasparenti e conformi alle normative vigenti; l’analisi dell’impatto delle tecnologie digitali sui rapporti contrattuali e sull’autonomia gestionale; lo studio degli effetti di tali processi su altri profili giuslavoristici, come i controlli a distanza e le relazioni sindacali. Ligal si propone come spazio di confronto e sperimentazione tra imprese, parti sociali e istituzioni, con l’intento di approfondire le trasformazioni introdotte dall’innovazione tecnologica e normativa nel lavoro logistico e di trasporto.
La prima attività avviata riguarda uno studio comparato sulla disciplina dell’utilizzo delle tecnologie negli appalti, volto a individuare le diverse modalità di regolazione e i rischi di etero-direzione derivanti dall’uso di software e piattaforme digitali nei processi appaltati. Le prime evidenze saranno presentate il 21 novembre durante l’evento “Il Logistico dell’Anno”, promosso da Assologistica. Secondo Guido Pietro Bertolone, amministratore delegato di Gls, “la qualità dei processi e la trasparenza delle relazioni di lavoro sono ormai parte integrante della sostenibilità aziendale: Ligal rappresenta un’opportunità per affrontare in modo condiviso le sfide che la tecnologia porta con sé”.
L’iniziativa si inserisce in un contesto nazionale caratterizzato da una crescente attenzione alla regolarità degli appalti nella logistica. Secondo i dati del ministero del Lavoro, nel 2024 oltre il 40% delle irregolarità riscontrate nei controlli nel comparto riguardava l’uso improprio di contratti di appalto o di somministrazione, mentre le imprese stanno affrontando una digitalizzazione rapida che ridefinisce i rapporti di lavoro e i confini dell’autonomia gestionale.
Per il presidente di Assologistica, Umberto Ruggerone, “questa iniziativa rappresenta un tassello importante del percorso che il comparto sta intraprendendo per diventare più moderno, integrato e rispettoso delle regole”. Anche Angelo Suardi, direttore operation di Ant, evidenzia come “partecipare al Laboratorio significhi contribuire a un ecosistema logistico più etico e consapevole, dove la conformità normativa diventa leva di innovazione”. Dichiarazioni condivise anche da Annalisa Cavallo, amministratrice delegata di ManHandWork, secondo la quale Ligal “favorisce un confronto costruttivo tra tutti gli attori del settore”, e da Chiara Martoglio, amministratrice delegata di Randstad Services, che sottolinea “l’importanza della collaborazione per rafforzare la cultura della legalità e la valorizzazione delle persone lungo la filiera”.

































































